

Riceviamo da Forza Italia Montalto di Castro e pubblichiamo
Le nuove ecoisole fisse installate al quartiere Enel e nel centro storico del capoluogo nel 2024 avrebbero dovuto rappresentare un salto di qualità nella gestione dei rifiuti. Eppure, da tempo arrivano segnalazioni di malfunzionamenti, che abbiamo documentato monitorando la situazione per alcuni giorni: in molti casi i cassonetti rimangono aperti, mentre dovrebbero aprirsi solo con l’apposita tessera, alla mercé di chiunque voglia buttare qualcosa. Nelle due postazioni del quartiere Enel ce n’è una che ci segnalano da diverso tempo essere addirittura senza sportello.
Non è un caso isolato. In questi tre anni abbiamo inviato diverse PEC all’intero Consiglio comunale, per segnalare anomalie e chiedere risposte, che ad oggi non sono arrivate ed i problemi persistono, nonostante i cambiamenti delle ecoisole.
La situazione non può essere ignorata, perché oltre al disservizio si può arrivare ad un costo economico crescente per la comunità.
Le nostre proposte sono:
1. Rendere veramente operative le tessere digitali, come accade in altri comuni, eliminando l’uso della tessera sanitaria. Le ecoisole sono già dotate di accesso tramite tessera. Serve garantire che questo sistema funzioni sempre, impedendo l’uso improprio da parte di chi non è in regola con la TARI o peggio di chi abita un immobile senza regolare contratto di affitto.
2. Una figura di supporto ai cittadini. Proponiamo di istituire un operatore, presente in orari prestabiliti, che aiuti gli anziani e chiunque abbia difficoltà a conferire correttamente i rifiuti con la tecnologia. In questo modo si potranno creare anche nuovi posti di lavoro, facilitando il servizio e riducendo il rischio di errori.
3. Videosorveglianza mirata con aumento delle telecamere. L’esperienza di città come Bari dimostra che telecamere nei punti critici scoraggiano gli abusi e migliorano il decoro urbano.
4. Trasparenza e penali. Sarebbe utile anche sapere se la ditta appaltatrice venga sanzionata per eventuali disservizi: ricordiamo che esiste la figura del direttore esecutivo di cantiere che è deputato al controllo dell’appalto. I cittadini hanno diritto di conoscere come viene gestito il servizio che pagano.
5. Maggiore educazione ambientale nelle scuole. Per formare i cittadini di domani, chiediamo maggiori programmi di sensibilizzazione a partire dalle scuole, affinché la raccolta differenziata non sia solo un obbligo ma una cultura condivisa.
Impariamo dalle esperienze di altri Comuni. Trento e Bolzano hanno reso obbligatorio l’uso delle tessere elettroniche, riducendo drasticamente gli abusi. Città come Mantova hanno intrapreso il percorso ed introdotto la “tariffa puntuale”, premiando i cittadini virtuosi e riducendo i costi di smaltimento. Molte realtà toscane hanno sperimentato operatori ambientali di quartiere che supportano i cittadini nella raccolta, con un miglioramento dei risultati e del decoro.
Dire cosa non va e proporre: questa è la nostra linea. Come Forza Italia Montalto e Pescia siamo a favore delle ecoisole e della tecnologia, e vogliamo che la raccolta differenziata sia sempre più efficiente e a misura di cittadino.
