No Fer Montalto e Pescia sull’accordo GSE–Confcommercio: “La transizione energetica deve partire dai territori e dalle imprese”

Riceviamo e pubblichiamo

Il Comitato No Fer Selvaggio Montalto e Pescia accoglie con attenzione la notizia dell’accordo firmato oggi a Roma tra il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e Confcommercio – Imprese per l’Italia, volto a sostenere la decarbonizzazione e la transizione energetica delle imprese italiane. Il protocollo, di durata triennale, prevede azioni congiunte per promuovere efficienza energetica, fonti rinnovabili e comunità energetiche, con l’obiettivo di ridurre i costi in bolletta e migliorare la sostenibilità del sistema produttivo nazionale.

Il Comitato, da anni impegnato nella difesa del territorio e nella promozione di un modello energetico sostenibile e partecipato, sottolinea l’importanza che questi principi vengano applicati concretamente anche a livello locale, in particolare nelle aree rurali e nei piccoli centri.

“L’accordo tra GSE e Confcommercio va nella giusta direzione – affermano i rappresentanti del Comitato – ma la transizione energetica non può essere calata dall’alto: deve coinvolgere le comunità e le imprese del territorio, con progetti trasparenti e sostenibili, che generino benefici economici reali per cittadini e attività produttive.”

Il Comitato No Fer Selvaggio Montalto e Pescia ribadisce il proprio impegno per una riduzione effettiva dei costi energetici e per un modello di produzione diffuso e locale, capace di garantire risparmio, tutela ambientale e sicurezza energetica.

Da mesi il Comitato porta avanti proposte concrete per:

  • promuovere contratti di fornitura equi e trasparenti per le imprese locali;
  • incentivare la nascita di comunità energetiche realmente partecipate;
  • contrastare gli impianti invasivi e speculativi che minacciano il paesaggio e l’agricoltura;
  • avviare tavoli di confronto permanenti con enti e associazioni di categoria per un’energia giusta, pulita e condivisa.

“La decarbonizzazione non può tradursi in nuovi oneri o in opere calate dall’alto – aggiunge il Comitato – ma in un percorso di equità energetica. Le imprese locali, gli artigiani e i cittadini devono essere protagonisti, non spettatori.”

Il Comitato si dice pronto a collaborare con gli enti pubblici, le associazioni di categoria e il GSE stesso per costruire un modello di sviluppo energetico territoriale che rispetti l’ambiente e sostenga la competitività delle imprese.

“Il futuro passa per una vera alleanza tra pubblico e comunità locali. Solo così la transizione energetica potrà essere una leva di crescita, e non un peso per i territori.”