Porto Clementino, la replica del Comitato: “Perché nessuno ci ha informato del sopralluogo?”

“Forte disappunto”: sono questi i termini con cui il comitato spontaneo per la salvaguardia di Porto Clementino commenta il comunicato stampa diffuso ieri dall’amministrazione Comunale sul sopralluogo effettuato presso il sito.

Disappunto perché “nonostante il movimento, dopo quasi due anni di lotte, petizioni, mostre e manifestazioni e di promesse della “parte” politica” (sin qui “vuote”), abbia visto l’amministrazione riconoscere il problema e istituire una Commissione per discuterne e valutare insieme ai cittadini come muoversi per salvarlo – e nonostante nella suddetta commissione figuri il rappresentante pro-tempore del movimento”, del sopralluogo a nessuno del Comitato era stata data notizia. Il che, ribadiscono dal Comitato stesso “dimostra come commissione, assessore delegato e soluzioni condivise sono fuffa!”.

La notizia, però, era comunque giunta ai membri del comitato spontaneo, che si sono presentati in gruppo all’appuntamento, cosa che ha fatto sorgere altre polemiche. “I referenti regionali – riferisce la nota del Comitato – hanno discusso animatamente con un rappresentante del comitato lì presente, al quale è stato vergognosamente detto “chi vi ha invitati a venire? Quindi dove è la “soluzione condivisa e positiva” citata in chiusura del comunicato?”.

“La cosa è inquietante. – prosegue il Comitato – Non fosse altro perché c’era anche la sovrintendenza, che non solo ha fatto orecchie da mercante, lavandosene letteralmente le mani perché servirebbero fondi molto grandi, ma perché presente con la dottoressa Scapaticci che sarebbe andata in pensione giusto il giorno dopo (oggi, quindi). Né altre o migliori intenzioni concrete sono emerse dal consigliere regionale e dal tecnico regionale presenti, tanto che il comitato si chiede cosa siano venuti a fare, visto che un sopralluogo, quelle stesse due persone (il consigliere Enrico Panunzi e il direttore della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo Mauro Lasagna) lo avevano già fatto.

“Né in vero – prosegue la nota – ha avuto seguito l’interrogazione della consigliera regionale Silva Blasi: niente soldi, niente legge, giusto uno studio che pone tra le priorità Porto Clementino al 72esmio posto! Nemmeno metterlo in sicurezza quindi? Vista la grande affluenza in estate, prima di muovere un dito aspettiamo il morto?”

“Il sito purtroppo oggi è morente – conclude la nota – proprio per mancanza di interventi che solo loro hanno il potere di progettare e far eseguire. Il silenzio su quante persone c’erano e quanto è concretamente accaduto avremmo anche potuto capirlo, se il quadro generale non fosse apparso tanto sconcertante, e le tantissime persone presenti possono testimoniarlo. Questo perché, nonostante la sopra-citata commissione (e di lì il movimento) non era stato ne informato ne invitato, qualcuno ha parlato e così tanti membri attivi e tanti cittadini sostenitori, nonostante il freddo e il forte vento, erano puntuali sul posto e hanno potuto sentire e vedere con i loro occhi e le loro orecchie quanto stava accadendo”.