di Attilio Rosati
È una capolista in grande spolvero quella che accoglie al “Vitali” la compagine di Mister Ercolani. Tre difensori in linea che giocano alti e neutralizzano con veloci cambi di gioco il pressing alto, un centrocampo dinamico e solidissimo, un cursore di fascia – Colonnelli – in grado di macinare, inarrestabile, chilometri di campo e pronto a servire due attaccanti – Zammarchi e Saleppico – in modo intelligente e pericoloso. Insomma: una batosta che ha anche una valenza altamente didattica, perché quando perdi in modo così cristallino, devi far tesoro della sconfitta e trarne il massimo dell’insegnamento possibile.
Dopo i primi venticinque minuti nei quali la Corneto sembra poter competere, alla prima vera occasione da rete creata fino a quel momento la Vigor passa con una bella rete di Saleppico, su cross di Colonnelli; reazione un po’ frastornata degli etruschi che non riescono ad arrivare nei pressi di De Grossi per rendersi veramente pericolosi e al 37’ minuto subiscono una seconda doccia fredda ad opera del solito Saleppico, che inventa un gol da fuoriclasse vero. Non c’è tempo per riorganizzarsi: Colonnelli fa una fotocopia dell’assist vincente che ha già prodotto e stavolta manda in rete Zammarchi. 3 a 0.
Nella ripresa la Corneto prova a reagire e dopo aver subito un rigore che la Vigor sbaglia, ne guadagna uno che Spirito, invece, non fallisce segnando la rete del 3 a 1. Si poteva tentare una reazione ma dopo una manciata di minuti ancora Zammarchi cala il poker e spegne ogni velleità di belligerare.
Il resto della gara è saggio contenimento da parte della squadra di casa e qualche tentativo di rimonta degli etruschi, prontamente sventato. La superiorità tecnica della Vigor Acquapendente ed un arbitraggio equilibrato ed equanime rendono incontestabile ed inappellabile il giudizio del campo.
