Sarà inaugurata domenica 21 dicembre 2025 alle ore 17:30, presso Palazzo dei Priori a Tarquinia, la mostra fotografica “100 anni di Giubileo. I Sacchetti e i Papi. Una famiglia al servizio della Chiesa. I grandi fatti del Novecento in fotografia”. L’esposizione, visitabile fino al 28 febbraio 2026, è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS) ed è curata dal giornalista e scrittore Andrea Cotticelli.
L’iniziativa si colloca idealmente a chiusura del Giubileo 2025 e rappresenta il naturale sviluppo della donazione alla STAS, avvenuta nel dicembre 2024, del dipinto di Francesco Blasetti raffigurante l’apertura della Porta Santa del Giubileo del 1925 da parte di Papa Pio XI.
Oltre cento fotografie inedite sulla famiglia Sacchetti e il Papato
Il percorso espositivo presenta oltre 100 fotografie inedite, provenienti dalla collezione privata di Andrea Cotticelli, articolate in dieci sezioni tematiche. Le immagini raccontano il rapporto privilegiato tra la famiglia Sacchetti e la Santa Sede, soffermandosi in particolare sulle figure dei Marchesi Giovambattista e Giulio Sacchetti, entrambi legati alla storia della STAS e della città di Tarquinia.
Attraverso cerimonie giubilari, ritratti ufficiali, momenti di vita vaticana e grandi eventi del Novecento, la mostra offre uno sguardo diretto e documentato su oltre un secolo di storia della Chiesa cattolica e delle sue istituzioni, mettendo in luce il ruolo svolto dalla nobiltà romana al servizio del Papato.
Cinque secoli di servizio alla Santa Sede
Di origine fiorentina, la famiglia Sacchetti si stabilì a Roma nel XVI secolo, diventando banchiere della Curia e assumendo, dal 1794 al 1968, la carica di Foriere Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici. Nel Novecento emerge la figura di Giovambattista Sacchetti (1893-1974), al servizio di cinque Papi da Benedetto XV a Paolo VI, insignito nel 1932 del titolo di Marchese di Baldacchino.
Dopo la riforma della Corte Pontificia del 1968, il testimone passò al figlio Giulio Sacchetti (1926-2010), unico laico chiamato da Paolo VI a ricoprire ruoli apicali nell’amministrazione vaticana come Delegato Speciale della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano fino al 2001. La mostra ricostruisce questo lungo percorso attraverso materiali di grande valore storico, offrendo al pubblico un’occasione di approfondimento rara e significativa.
