Tarquinia, due film per la scuola a concludere il festival di Pagine a colori dedicato all’alimentazione

Riceviamo e pubblichiamo

Lunedì 4 e martedì 5 dicembre per gli alunni della Scuola Primaria di Tarquinia, gli attesissimi appuntamenti al cinema; da sempre Pagine a Colori si caratterizza per le scelte di qualità: gli originali degli illustratori alla mostra, gli incontri con case editrici innovative e impegnate, le pellicole cinematografiche in bobine pesanti e costose, ma che restituiscono una qualità dell’immagine ancora lontana dal digitale. Così il Direttore del cinema Etrusco Gérôme Bourdezeau: «Il nostro proposito è offrire un film di qualità: spesso gli adulti mostrano ai bambini versioni scadenti, prodotti contraffatti pessimi nell’audio o nella resa delle immagini. Così facciamo un danno al Cinema: abbiamo il dovere di insegnare una corretta cultura cinematografica e la pellicola in originale è il primo passo per apprezzare un film di livello».

Dal film, alla lettura del libro: Roberta Angeletti, la Direttrice Artistica di PaC, aggiunge «ci auguriamo che l’esperienza della visione dei film possa stimolare nei bambini il desiderio e la curiosità di conoscere i libri e le storie a cui si ispirano, per accostarsi alla ricchezza dei linguaggi contenuta in un bel libro illustrato».

Due pellicole esilaranti e divertenti, che affrontano temi difficili come la gioia che, a volte, riesce a manifestarsi anche in situazioni di grande indigenza: canta la strega Vesuvia, al coinvolgente ritmo del rock di Edoardo Bennato: “Ma che avranno mai da essere così allegri, questi napoletani! Non hanno neppure gli occhi per piangere, hanno le ragnatele nello stomaco e cantano!” E che dire dei pregiudizi, del gioco dei contrasti con l’eroe Rémy, un repellente ratto di fogna, che ha il grande sogno di cucinare?

23 classi in due giornate, circa 500 bambini: questo doppio appuntamento conclude la XII edizione di Pagine a Colori …Gnàmmete! Tutto il gusto di leggere! Anche quest’anno il festival è riuscito a incantarci, e non era facile, sul tema dell’alimentazione, in questo nostro ipernutrito Occidente, trovare spunti di riflessione nuovi.