Tarquinia, viabilità work in progress: proposte e modifiche annunciate durante il consiglio comunale

Il termine del divieto di accesso ai residenti sarà anticipato dalle 9 alle 4, verrà prossimamente fatto un regolamento per tenere conto delle esigenze delle categorie, per l’asporto sarà predisposto un sistema della comunicazione delle targhe: sono questi i punti salienti in termini di novità in merito alla viabilità del centro storico, vera protagonista dell’avvio del consiglio comunale di questa mattina.

Modifiche annunciate nell’intervento del sindaco Giulivi, in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Andreani e delle seguenti richieste e proposte degli altri consiglieri d’opposizione.

“La soluzione proposta con l’ordinanza della viabilità nel centro storico presenta parecchie criticità: le vedo soltanto io? – aveva esordito Andreani – Ci sono problemi sia nell’atto amministrativo in sé, sia negli effetti che sta provocando e credo che, in questa sede, non dovremmo fare politica, ma cercare di risolvere i problemi: quelli delle attività di asporto, delle palestre, dei professionisti e degli artigiani che operano in vario modo dentro il centro storico, le cui esigenze andrebbero contemplate. Servirebbe un tavolo di concertazione, anche per evitare i possibili ricorsi, che in altri comuni ci sono stati”.

Una posizione rincarata da Conversini, che ha ricordato il provvedimento della sua amministrazione sulla ZTL nel centro storico. “Era un periodo in cui Tarquinia stava bene – ha ricordato – e lungo il corso era pieno di negozi: eppure lo ritirammo dopo un mese, perché ci rendemmo conto di non aver considerato alcuni aspetti e aver danneggiato attività che non lavoravano più. Furono raccolte oltre 700 firme in quell’occasione. Quello che vedo oggi è una presa di posizione ideologica da parte dell’amministrazione”.

“Il covid sembra una finta motivazione – incalza Celli – dietro la quale vedo la volontà dell’amministrazione di intervenire indipendentemente. Se è così, basta dirlo, ma l’approcio avuto lo trovo comunque errato: andava aperto un processo di condivisione e progettazione assieme al professionista che ha elaborato il piano, tenendo conto delle esigenze di tutti. Fatta così, da un giorno all’altro, sembra più una vessazione ad aziende che sono già in difficoltà e rischiano la chiusura”.

A chiusura degli interventi dell’opposizione, il sindaco spiega la posizione dell’amministrazione. “Ci sarà un regolamento che verificherà chi può entrare nel centro storico, asporto incluso. E anche l’orario non è definitivo, serviva oggi per avviare l’attività all’esterno dei ristoratori. Normale che per l’asporto o per chi opera nel centro storico ci sarà un’autorizzazione, organizzata tramite un regolamento che verrà fatto prossimamente. Ora è stato fatto tutto di corsa per permettere ai ristoratori di tirare fuori tavoli e seggiole in questo primo weekend”.

“La verità è che le esigenze nascono con i provvedimenti – ammette Giulivi –ma abbiamo operato pensando di fare il meglio per il paese. Se ora si scopre che l’interesse è un altro, lavoriamo per un regolamento che tuteli tutte le categorie”.

A chi gli chiede chiarimenti sull’orario scelto (le 9 di mattina) per riconsentire l’ingresso dei non residenti, Giulivi risponde annunciando che “non sarà più alle 9, ma alle 4 di mattina: avevamo fatto quella scelta per permettere il carico e scarico sino alle 9 senza troppi intralci da parte delle auto”.

Andreani domanda allora se, in attesa di queste soluzioni, non si possa sospendere il provvedimento. “Ripeto – le parole di Giulivi – abbiamo fatto il provvedimento per consentire di mettere i tavoli fuori. Ora faremo il regolamento e poi verificheremo con le categorie, con le quali comunque abbiamo sempre parlato. Poi dovremo anche capire come in merito ai parcheggi per i residenti ci siano quasi il triplo di permessi distribuiti rispetto al numero dei residenti”. Infine, si parla della soluzione per l’asporto, con Giulivi che propone “l’indicazione della targa sullo scontrino da parte del gestore, che il giorno dopo potrà comunicare al comune le targhe di chi ha acquistato e quindi non verrà multato”. “Non è meglio una soluzione più snella, che eviti un ulteriore adempimento ai gestori?”, incalza Andreani. “Se mi proponete una formula migliore, sono lieto di vagliarla”, risponde il primo cittadino.