Università Agraria: acquedotti rurali, passi concreti

Riceviamo e pubblichiamo

università agraria tarquiniaContinuano le riunioni che vedono l’Università Agraria capofila con l’obbiettivo di prolungare gli acquedotti rurali nelle zone attualmente non servite. Un lavoro di concertazione e coinvolgimento che sta dando buone risposte. Per Sara Torresi Vicepresidente dell’Ente “l’esigenza è realizzare i progetti, con l’impegno che poi gli stessi siano finanziati, come avvenuto per altre realtà e situazioni. Portare acqua pubblica anche nelle campagne è di fondamentale importanza. L’abbassamento dei pozzi aumenta le concentrazioni di minerali disciolti nell’acqua e in molti casi rende l’uso della stessa per scopi personali pericoloso senza le necessarie analisi. Per questo ci stiamo muovendo e organizzando, trovando il crescente sostegno degli interessati”.

“Per rendere concreto l’impegno a partecipare alla progettazione è stato istituito un conto dedicato – spiega l’assessore Alberto Blasi – sul quale eseguire il versamento necessario per quota parte ai fini della redazione del progetto. Lo stanziamento dell’Università Agraria è di 5000 Euro. Importante fare in modo che sul PSR continuino ad essere finanziati gli acquedotti rurali permettendo di risolvere un problema di grande importanza. Nel dettaglio la linea a cui stiamo lavorando è la naturale prosecuzione di quanto già realizzato”.

“Obiettivo – conclude Sara Torresi – raggiungere il resto delle zone limitrofe al Borgo dell’Argento, la Roccaccia e la Selciatella, poco più di cento le utenze interessate. Riscontrata la disponibilità degli altri Enti coinvolti è da mesi che si lavora al fine di avere la più ampia partecipazione possibile, senza la quale sarebbe impossibile ogni passaggio ulteriore”.