Il Demanio mette 383 immobili a disposizione per partnership con privati: ci sono anche due aree di Tarquinia

Ci sono due note aree di Tarquinia tra i territori coinvolti nella nuova iniziativa dell’Agenzia del Demanio, “Crea valore – Investi con noi”, che punta alla valorizzazione di 383 immobili pubblici distribuiti in tutta Italia incentivandone il riuso ofrrendoli in gestione a investitori privati, nazionali e internazionali, percorsi di concessione, vendita o rigenerazione,. Il progetto, lanciato attraverso un portale online, per «operazioni di valorizzazione, recupero e rifunzionalizzazione».

“Attivare forme innovative di partenariato pubblico-privato”, recita il sito dell’Agenzia del Demanio, per sviluppare “iniziative di partenariato con i privati per riqualificare i beni non utilizzati a fini istituzionali e creare valore economico, sociale, culturale e ambientale sui territori”: questa l’intenzione di fondo dell’Agenzia.

Quali gli immobili selezionati a Tarquinia?

In tale ottica, i beni tarquiniesi inseriti nell’elenco sono quello che il sito denomina ex aeroscalo Giglio – che da immagini e mappa presenti sul sito coincide con l’area che i tarquiniesi chiamano ex centro chimico – e il borgo storico delle ex Saline. Il primo è inserito nella categoria “immobili a destinazione mista” e presenta potenziale per insediamenti produttivi, direzionali o multifunzionali. Il secondo, il borgo dei Salinari, rientra nella sezione dedicata agli immobili culturali e turistici, con possibilità di recupero e valorizzazione in chiave storico-ambientale. Il portale dell’Agenzia del Demanio, accessibile pubblicamente, fornisce per ogni bene una scheda dettagliata con fotografie, informazioni tecniche, vincoli esistenti, stato conservativo e indicazioni sulle prospettive di sviluppo.

Un’opportunità per la rigenerazione del territorio?

L’elenco degli immobili include una grande varietà di beni: caserme dismesse, fari, stazioni ferroviarie, edifici incompiuti o abbandonati – come nel caso della “Vela” di Calatrava a Roma – e strutture con elevato potenziale turistico o culturale, a partire dalla Basilica di Superga: per consultare l’elenco completo è possibile accedere al sito ufficiale dell’Agenzia del Demanio, dove è disponibile una mappa interattiva dei beni selezionati. L’accento sui due beni tarquiniesi riaccende un faro su due situazioni spesso al centro del dibattito cittadino, a partire dal borgo delle Saline attualmente “blindato” a causa dello stato di abbandono e del pericolo che da esso deriva.