Tarquinia capofila nella candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027: ieri la presentazione

È stata presentata giovedì 19 giugno, nella cornice del Museo Archeologico Nazionale Etrusco di Tarquinia, la candidatura delle cittadine dell’Etruria a Capitale Italiana della Cultura 2027, proprio con la città tirrenica come capofila. L’iniziativa, promossa dal Comune e coordinata dalla DMO Etruskey – rete pubblico-privata impegnata nella valorizzazione del territorio dell’Etruria Meridionale – è stata accompagnata dalla firma di un protocollo di intesa che coinvolge numerosi comuni del comprensorio: Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa. Come sottolineato dal sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, si tratta di un’area “con una identità precisa che li accomuna”, un patrimonio comune che rappresenta la base di un progetto culturale territoriale condiviso.

Le potenzialità del titolo e il sostegno delle istituzioni

Durante l’incontro, Sposetti ha illustrato le motivazioni alla base della candidatura, evidenziando la ricchezza del patrimonio storico, artistico, naturalistico e architettonico di Tarquinia, insieme al suo potenziale in termini di attrattività turistica. A sostegno dell’iniziativa è intervenuto anche il direttore del Parco Archeologico di Tarquinia e Cerveteri, Vincenzo Bellelli, che ha manifestato la piena disponibilità a collaborare per il successo del progetto. I benefici ottenuti dalle città che in passato hanno conquistato il titolo – come Matera nel 2019, con un forte incremento dei flussi turistici e investimenti indotti – sono un potenziale esempio di quanto il riconoscimento possa rappresentare un volano per l’intero territorio.

DMO Etruskey al coordinamento del progetto

A coordinare il percorso della candidatura è la DMO Etruskey, struttura nata con l’obiettivo di promuovere un’identità territoriale integrata nell’Etruria Meridionale, favorendo un’offerta turistica strutturata che coinvolga attori pubblici e privati. L’ambizione, dichiarata, è quella di consolidare Tarquinia e l’Etruria come centro culturale e turistico di riferimento nazionale, attraverso una progettualità condivisa e sostenibile. Il lavoro, già avviato con il coinvolgimento dei comuni aderenti e delle istituzioni culturali locali, si concentra ora sulla costruzione di un dossier capace di rappresentare il valore dell’intera area.