
Riceviamo dal comitato No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia e pubblichiamo
Ieri la trasmissione Gocce di Petrolio (qui in link alla puntata completa) ha acceso di nuovo i riflettori su Montalto di Castro. Le immagini trasmesse parlano da sole: distese interminabili di pannelli fotovoltaici che stanno cambiando per sempre il volto della nostra terra. Siamo diventati la “capitale del fotovoltaico” e, nostro malgrado, un caso mediatico nazionale. Ma a che prezzo?
I paesaggi che hanno fatto la storia di Montalto e Pescia Romana, le nostre campagne, la nostra identità rurale, rischiano di sparire. Il tutto senza che ai cittadini montaltesi sia stato restituito nulla in cambio: nessun beneficio reale, nessuna compensazione adeguata, solo una profonda ferita al patrimonio collettivo.
È arrivato il momento di dire basta. Basta con le promesse vuote, basta con il greenwashing fatto di parole nuove per vecchi abusi: agrivoltaico, comunità energetiche, energie condivise… Non ci caschiamo più. Montalto ha già dato. Un ettaro in più non si tocca. Pretendiamo un impegno chiaro e fermo da parte del Comune: difendere ogni centimetro di suolo agricolo rimasto.
Continuiamo a chiedere con forza ciò che è giusto: una bolletta energetica a costo zero per i residenti, a carico delle grandi aziende che hanno fatto affari miliardari sul nostro territorio. È il minimo che ci spetta.
E ancora: vogliamo sapere la verità sull’eolico. Arriverà fino al mare? Quali saranno gli effetti sull’ecosistema, sui nostri vigneti, sulla costa, sulla biodiversità? È ora di fare chiarezza, di coinvolgere la popolazione, di restituire voce e potere decisionale a chi questo territorio lo abita e lo ama. Qui non si tratta più solo di protestare. Qui ci giochiamo il futuro, una volta per tutte. Difendiamo la nostra terra, uniti.
