Tarquinia, la nuova viabilità fa discutere: Ranucci attacca su Facebook, ma ecco la replica dei commercianti

(s.t.) Che la viabilità sia, a Tarquinia, tema caldo, lo dimostra la storia cittadina, piena di manifestazioni di protesta, riunioni finite in polemica e scontri nel discutere di parcheggi o isole pedonali. E la nuova strada scelta dall’amministrazione comunale – che in via sperimentale ha aperto senza limitazioni orarie corso Vittorio Emanuele e tolto i parcheggi a pagamento tra corso e piazza Matteotti, sostituendoli con la sosta a tempo – non manca di accendere discussioni.

Nel sondaggio de lextra.news i lettori si dicono per la maggioranza in disaccordo, mentre divampa la polemica sui social e nei commenti. Ad accenderla l’ex assessore ai Lavori pubblici Anselmo Ranucci, che sulla propria bacheca Facebook ha prima postato in modo evidentemente critico – “la nuova pro loco eletta a giugno, fa l’ ennesimo regalo ai soliti noti. Per questi fenomeni delle festicciole, i parcheggi del centro storico diventano gratis mentre a pagamento quelli fuori delle mura. Tutte le città del mondo fanno il contrario chissà perché. Roba da non crederci. Il corso della nostra città imbrattato come una lavagna delle elementari. Vediamo il primo amministratore che dirà che non ci sono più soldi per strade, parcheggi, segnaletica, manutenzioni ecc” -, quindi oggi rincara la dose: “Il corso di Tarquinia. IL PREZZO DELLA VITTORIA”, lasciando intendere un accordo pre elettorale in tal senso.

Pronta arriva la replica dei commercianti. “Noi esercenti siamo i primi a volere il centro storico chiuso e senza auto – le parole di Gino Stella, presidente dell’associazione Divini Commercianti – ma perché si arrivi a questo c’è, prima, da risolvere il problema della disponibilità dei parcheggi: e su questo tema qualche spiegazione dovrebbe darcela chi, in dieci anni, non è riuscito a realizzarne nemmeno uno”.

“Lungi da noi voler fare polemica politica – continua Stella – ma vogliamo chiarire la nostra posizione: sono anni, dai tempi di Tarquinia Viva che noi commercianti lottiamo per l’apertura di determinate strade, o per evitare la chiusura del corso in contemporanea con l’uscita delle scuole, con Tarquinia bloccata. Lo ripetiamo da oltre dieci anni ad oggi. La differenza è che se prima magari trovavamo il sindaco Mazzola o l’assessore Celli con cui dialogare amichevolmente, ma l’assessore Ranucci che faceva muro, oggi abbiamo un’assessora ai Lavori pubblici che ci ha ascoltati, che ha accolto la nostra proposta di sperimentazione, per capire se possono essere soluzioni di aiuto a residenti e commercianti. E per ora gli incassi di questi pochi giorni ci danno ragione”.

“Su sollecitazione del consigliere delegato, Stefania Ziccardi, la giunta ha deciso di accogliere la proposta dei commercianti. – spiega l’assessore Laura Sposetti – Abbiamo ricevuto varie lettere e raccolte di firme, segno che si tratta di una necessità sentita e diffusa, per cui vale la pena portare avanti questa sperimentazione. Di solito, questi test durano tre mesi, ma credo che già quando si chiuderà il corso per le festività natalizie avremo modo e tempo per tratte alcune prime valutazioni”.

“Nel centro storico sono ancora attive circa 180 attività – conclude Gino Stella – a cui gravano attorno circa 600 posti di lavoro: colpire queste realtà significa impedire la crescita e colpire la forza lavoro, oltre che la ricchezza cittadina. Siamo pronti a ribadirlo: ci siamo già impegnati nei documenti consegnati al Comune a lavorare per arrivare ad un centro storico senza auto, ma prima Tarquinia va resa visitabile e gestibile dal punto di vista dei parcheggi”.