Archeologia, mercoledì 29 marzo la presentazione dei risultati della campagna di scavi a Norchia

Riceviamo dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e pubblichiamo

Mercoledì 29 marzo alle 16.30 presso la sede della Soprintendenza a Palazzo Patrizi Clementi, via Cavalletti 2 a Roma, saranno presentati i risultati dell’ultima campagna di scavi a Norchia (Viterbo). Il settore interessato dalle indagini è quello della tomba Lattanzi che rientra nell’area del Poligono Militare di Monteromano. Questo parte della necropoli è oggetto di un progetto di ricerca iniziato nel 2020, sotto forma di una collaborazione tra il Ministero della Cultura – Soprintendenza ABAP per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale e l’Esercito Italiano tramite il Comando Militare della Capitale.

L’accordo, rinnovato lo scorso il 9 marzo nella prestigiosa sede della caserma Slataper a Roma, conferma la grande sinergia tra l’Amministrazione Difesa e il Ministero della Cultura – SABAP VT-EM, nel comune interesse di tutelare e valorizzare questo comprensorio archeologico, naturalistico e paesaggistico. Al progetto partecipa anche il CNRS/École Normale Supérieure de Paris, che dal 2022 è titolare di una concessione di scavo triennale sul sito.

Sarà anche l’occasione per mostrare in anteprima lo straordinario vaso etrusco a figure rosse “Lo stamnos di Marce Atie”, rinvenuto durante l’ultima campagna di scavo, cofinanziata dalla fondazione ARPAMED (Paris), e restaurato grazie al supporto della fondazione Rovati (Milano).

Questo vaso, attribuito al Gruppo dell’Imbuto attivo a Vulci intorno al 325 a.C., rappresenta un’eccezionale scoperta, sia per la sua ricchezza iconografica, con raffigurazioni di personaggi della Guerra di Troia, sia per l’unicità dell’apparato epigrafico che accompagna questo mitico scenario.

Intervengono
Luigi La Rocca, Direttore Generale DG – ABAP
Margherita Eichberg, Soprintendente SABAP-VT-EM

Beatrice Casocavallo, Funzionario Archeologo SABAP-VT-EM
Vincent Jolivet, CNRS Paris