Biometano in località Monna Felicita a Civitavecchia, la giunta del Comune di Tarquinia delibera la propria contrarietà

Una delibera di giunta per dichiarare la contrarietà alla “Realizzazione di un Impianto di produzione di Biometano, in località Monna Felicita, nel Comune di Civitavecchia, Area Metropolitana Roma Capitale proposto dalla soc. Ambyenta spa di cui al prot. 0931569 del 30.10.2020 della Regione Lazio”: è quanto approvato oggi all’unanimità, in videoconferenza, dalla giunta del Comune di Tarquinia.

Dal deliberato si legge come il Comune di Tarquinia ritenga opportuno “porre un argine deciso a qualsiasi ulteriore ipotesi di pericolo per il territorio, l’ambiente e la salute dei nostri cittadini”, considerando come “nel progetto l’impianto viene definito ad “impatto negativo con livello basso”, quando è ormai assodato che nessun digestore anaerobico possa dirsi ad impatto “basso”, meno che mai uno con le dimensioni dell’impianto in esame, che, vale sottolinearlo, prevede la lavorazione di 120.000 ton/a di rifiuti organici, la produzione di 8.300.000 nmc/a di biometano e la produzione, liquefazione e stoccaggio di 5.000.000 nmc/a di anidride carbonica liquida”.

“A fronte di tali grandezze – continua la delibera n. 217 – risulta, quindi, imprescindibile un’attenta valutazione degli indiscutibili impatti sulla qualità dell’aria (fumi e cattivi odori), sulle falde acquifere e sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee, liquidati troppo semplicisticamente come “reversibili,” e quindi di «trascurabile prevedibilità”; impatti che invece devono essere obbligatoriamente quantificati, visto che le acque di prima pioggia utilizzeranno, a valle dell’impianto, il fosso di Monna Felicita”.

Date queste premesse, e dato atto come “il parere del Comune di Tarquinia, confinante dell’area sul quale detto progetto andrà ad incidere, sia di fondamentale importanza in forza dell’azione sinergica tra le amministrazioni interessate, al fine di tutelare un territorio già fortemente penalizzato dalla presenza di innumerevoli fonti inquinanti e da una conseguente situazione ambientale e sanitaria estremamente critica”, la delibera riscontra e sottolinea alcune carenze nel progetto presentato e conclude sottolineando come “le perplessità sopra illustrate, la carenza di valutazioni scientifiche legate all’effetto domino delle attività industriali impattanti sull’ambiente presenti e realizzande nell’area e l’assenza di valutazioni globali legate all’esposizione combinata e sommatoria di più fattori di rischio, non possono non indurre questa Amministrazione a manifestare la più totale contrarietà alla realizzazione dell’impianto proposto dalla Soc. Ambyenta Lazio Spa, rimettendo ad una fase successiva l’emissione di ulteriori pareri tecnici per integrare ed argomentare tale posizione”.

Da qui la dichiarazione di contrarietà votata dall’intera giunta, cui si sommano la decisione di “invitare la Regione Lazio a disporre l’annullamento in autotutela ai sensi dell’art. 21 nonies della Legge n..241/90 del procedimento avviato a fronte dell’ istanza della Soc. Ambyenta S.p.a.” e la volontà di “Richiamare la Regione Lazio alla corretta applicazione degli artt. 7 e 8 della Legge n. 241/90 sul procedimento compartecipato, includendo i comuni di Allumiere Santa Marinella, Tolfa, Monte Romano e Tarquinia, come soggetti territorialmente interessati ai sensi dell’art. 23 comma 1 del Dlgs 152/06 e quindi competenti all’ espressione dei pareri obbligatori”