BUON FERRAGOSTO: a chi va al mare ed a chi finisce arrosto!

di Stefano Tienforti

Buon ferragosto a tutti, cari lettori: arriva domani il momento clou di una estate tarquiniese rivelatasi altalenante nel clima e moscia per quel che riguarda la vitalità cittadina.

Avrei voluto iniziare quest’articolo benaugurante lanciandomi, quale Direttore, in un mega elogio di questo portale d’informazione: articoli all’altezza della situazione, plausi ai collaboratori e redattori, ringraziamenti a chi fa critiche (ma solo costruttive, anche se il senso di questo abusatissimo concetto continua a sfuggirmi) ed elogio agli sponsor (io, peraltro, ho la gran fortuna, volendo, di poterli citare tutti, senza omissioni o pudori di sorta). Son certo che, se lo avessi fatto, Marco Vallesi o mia sorella avrebbero di sicuro riservato qualche commento di complimento anche a me. Ma arrivare secondo non mi piace, per cui ho dovuto impegnarmi a studiare altre idee per un articoletto di mezz’estate.

L’intuizione, allora, m’ha suggerito di pensare al futuro, al 2012, alle comunali che sceglieranno l’amministrazione cittadina per il quinquennio successivo: già progettavo un articolo sulle segreterie di partito che, dopo mesi di silenzio, torneranno ad animarsi ed a parlare, alla ripartenza del totocandidato, agli scenari ipotetici di alleanze ed accordi. Ed invece, in due giorni, partono comunicati dalle sedi del Pri e dell’Udc, e mi ritrovo di nuovo in ritardo rispetto al corso degli eventi.

Ho pensato, quindi, di ragionare su un numero che – pur soddisfacente per la nostra Redazione – ha un retrogusto amaro legato a riflessioni più ampie. Negli ultimi giorni, nel pieno dell’agosto che si ritiene periodo vacanziero di distrazioni, il nostro portale ha registrato, nella sola sezione di cronaca ed informazione (quindi tralasciando lo sport e le rubriche annesse), picchi di traffico importanti ed inattesi: tanto per capirci, tra l’8 e il 13 di agosto abbiamo sfiorato le 5000 visite in sei giorni. Cosa che non si spiega solo con la nostra continuità nel riportare notizie ed opinioni, ma anche con la triste consapevolezza che, in quest’estate 2011, sono troppi i portafogli che piangono e che spingono gli italiani – ed i tarquiniesi – a restarsene in casa piuttosto che far le ferie, intrattenendosi con la tv o il computer.

Eppoi ci sono le chiacchiere sulle manifestazioni estive, che hanno svegliato l’interesse cittadino nelle conversazioni da passeggio e nei commenti sul blog. Al di là delle considerazioni sull’omessa indicazione della sponsorizzazione Enel – questione abbondantemente trattata da Marco che, però, tocca aspetti politici ed esula dalla valutazione organizzativa – sono d’obbligo alcune, ulteriori considerazioni.

Il DiVino Etrusco è manifestazione consolidata, capace – cosa davvero non semplice – di coinvolgere i cittadini che, numerosi e benevolmente critici, hanno sollevato questioni e segnalato situazioni migliorabili: dopo un certo numero di edizioni che hanno creato e confermato tale tendenza, può senza dubbio definirsi manifestazione di successo. Discorso diverso per la Sagra dell’Anguria, sul cui svolgimento e sui cui risultati – soprattutto in termini di rapporto tra spese sostenute e beneficio cittadino – bisognerebbe soffermarci a riflettere, magari con i mano i dati riferiti alla destinazione dei famigerati finanziamenti elettrici.

Su tutto, poi, aleggia un nuvolone che anno dopo anno non fa che addensarsi sempre più cupo su eventi di questo tipo, e che si carica di nomi ricorrenti e conflitti d’interessi più o meno palesi: sino all’estremo, triplice caso del consigliere/presidente d’associazione che indica due volte, sul depliant del DiVino, l’attività commerciale a cui è direttamente collegato come partner della manifestazione, con tanto di logo collegato. Con buona pace di esercizi concorrenti che – inconsapevoli di tutto – hanno sponsorizzato l’evento sino alla beffarda arrabbiatura nel ricevere in mano il famigerato pieghevole.

Chiudiamo – anche sulla scia di queste vicende – manifestando apprezzamento per una manifestazione semplice che, senza la pretesa di rivoluzionare la portata turistica cittadina, ha fatto spendere una serata piacevole ai proprietari di cani, ai bambini, ai cittadini in generale ed agli stessi quattro zampe protagonisti della serata. Il Fido Day – questo il nome dato all’evento, appunto con dedica ai fedeli migliori amici dell’uomo – ha suggerito e stimolato a noi de L’extra l’idea per una possibile, altra serata da offrire ai tarquiniesi.

Per adesso non riveliamo alcun dettaglio sulle modalità di svolgimento, né sulle date, limitandoci e dirvi che stiamo davvero valutando la possibilità di mettere in piedi questa sorta di flash mob cittadino e lanciandovi, come unica indicazione, una spifferata sul titolo: NON MI FIDO DAY!