Caci, lettera aperta ai cittadini: “È vero, ho lasciato Forza Italia. Ma non ho mai detto di voler militare nella Lega”

Una lettera aperta ai cittadini di Montalto di Castro per spiegare le recenti scelte politiche: dopo tante voci, rincorse negli ulitimi giorni e più o meno stimolate da uscite sulla stampa, Sergio Caci utilizza la propria pagina Facebook per fare chiarezza sulla sua situazione partitica, confermando l’addio a Forza Italia ma smentendo, almeno per ora, l’ingresso nella Lega, come sembravano annunciare alcune dichiarazioni sui giornali, pur ammettendo l’avvicinamento in termini concettuali al partito di Salvini.

“Nei giorni scorsi – esordisce Caci riferendosi ai suoi concittadini – siete stati bombardati da notizie che riguardano il sottoscritto e che potrebbero generare, o lo hanno già fatto, incomprensioni strumentali. Evidentemente nutro un certo riconoscimento all’interno della comunità provinciale ed è inevitabile che ogni attività svolta sia sottoposta a critiche (positive o negative) e commenti. È giusto. Pertanto Vi scrivo di mio pugno, così le informazioni provengono dalla mia penna e non da interpretazioni giornalistiche, riprese da interviste rilasciate di corsa e da stralci di dialoghi personali o, ancora peggio, da azzardati commenti facebook”.

“Partiamo dalla notizia di uscita da Forza Italia. Sì è vera, ma senza polemiche. – le parole di Caci – Ne ho parlato con i parlamentari del collegio ed i vertici del partito, spiegandone le ragioni: la non condivisione dei metodi di selezione ancora oggi utilizzati, il mancato ricambio, l’assenza di una leadership chiara. Tutti conoscono l’affetto e la stima che nutro nei confronti del Presidente Antonio Tajani (nostro concittadino onorario), magari fosse stato scelto come coordinatore nazionale di FI! Purtroppo Berlusconi non riesce più a fare certe scelte perché costretto a dare spazio anche ad altri ed il partito viene abbandonato dagli elettori e dai militanti”.

“Sono uomo del centrodestra, che alle scorse politiche si è presentato unito. – continua Caci affrontando l’argomento Lerga – Oggi c’è una parentesi con la Lega al governo che considero giusta, perché riandare subito al voto sarebbe stato deleterio per l’Italia. Spero, però che questa alleanza sia breve, per tornare al voto di nuovo uniti e superare la soglia del 40%, necessaria per poter avere la maggioranza parlamentare. Nel frattempo, come ho detto, giudico l’offerta politica di Matteo Salvini, la più conforme alle attese dei nostri elettori. Se dovessimo votare oggi sceglierei lui. Detto questo, nonostante i contatti con il partito di Salvini, non ho mai dichiarato di voler aderire e militare nella Lega, che è cosa ben diversa e più impegnativa dal votarla. Gli altri partiti della coalizione, come ad esempio Fdi o Noi con l’Italia, pur rispondendo ad un elettorato più esiguo, hanno comunque dei rappresentanti con cui la nostra amministrazione dialoga in maniera proficua. Questo, naturalmente, accade anche con i maggiori partiti avversari, senza aver mai avuto problemi di sorta, se non piccole schermaglie politiche”.

“Tutta la confusione messa in scena, come dicevo prima, ha avuto un unico comune denominatore: cercare di sminuire o cancellare il lavoro dell’amministrazione per mettere zizzania tra la maggioranza di governo ed i propri elettori. – attacca poi Caci – Per questo Vi scrivo per rassicurarVi. A settembre, terminato il periodo estivo, durante il quale stiamo offrendo una delle migliori stagioni del litorale laziale, indirò un’assemblea pubblica. Noi siamo abituati al confronto. Un’assemblea durante la quale presenteremo ciò che in un anno abbiamo fatto e quello che faremo. Sono contento di ricevere molti complimenti proprio da Voi e dai turisti, per come il Montalto e Pescia sono amministrate e tenute, ma bisogna fare di più. Per questo partiranno nuovi progetti, accelereremo l’attuazione del programma elettorale, stimoleremo i responsabili a velocizzare il lavoro dopo le decisioni della giunta e del consiglio, rimoduleremo le deleghe assessoriali e consiliari laddove serva per operare meglio, analizzeremo il raggiungimento degli obiettivi richiesti ai nostri collaboratori per, se necessario, apportare dei correttivi o cambiare le persone”.

“Una cosa è certa, – conclude il sindaco di Montalto – non fatevi distrarre da chi vuol seminare zizzania. Io sono qui e faccio il sindaco. Questo è il mandato per cui mi avete votato e non ho altre velleità. Se in futuro la mia esperienza amministrativa potrà servire a qualcuno, sarò fiero di servire in altro modo le istituzioni del mio Paese. Se non è necessario, tornerò al mio lavoro. Non permetto a nessuno, cavalcando scelte intime ed anche sofferte, se proprio la vogliamo dire tutta, di strumentalizzare un evento del genere per indossare abiti da politico fallito con zero seguito o cercare di oscurare l’immenso lavoro che la mia amministrazione sta facendo. Sono fiero della mia giunta e dei miei consiglieri comunali, sono fiero del lavoro che stiamo svolgendo. Seguirò il Vostro consiglio: a volte sono troppo buono? Ingraniamo una marcia in più e andiamo avanti”.