Chiude la strada del Pidocchio, anzi no: a Tarquinia in mattinata evitata l’installazione delle barriere verso l’Aurelia

di Fabrizio Ercolani

Chiude la strada del Pidocchio, anzi no. Ieri mattina una ditta incaricata dall’Anas era pronta ad interdire sia l’accesso che l’uscita dell’ultima complanare prima del casello autostradale in direzione Montalto-Tarquinia con il posizionamento di alcune barriere che avrebbero impedito il transito nella zona. Il tempestivo intervento della Polizia Locale e dei tecnici comunali ha impedito che ciò avvenisse.

Il Comune infatti, stando alle dichiarazioni raccolte era completamente all’oscuro della decisione assunta dall’Anas. Una decisione che, se resa esecutiva senza alcun preavviso, avrebbe causato numerosi disagi. Infatti tutto il traffico veicolare sarebbe stato dirottato sulla litoranea, una strada provinciale assolutamente inadeguata a sopportare un carico di traffico che sicuramente si sarebbe elevato a dismisura soprattutto nel periodo estivo sia per le condizioni del manto stradale che per la ristrettezza della carreggiata e la mancanza di piazzole di sosta.

Una viabilità alternativa che avrebbe così subito una menomazione non indifferente senza che prima si fossero state trovate soluzioni alternative adeguate. La litoranea sarebbe rimasto l’unico accesso libero per arrivare a Tarquinia ma sarebbe bastato anche un piccolo incidente a congestionare tutto il traffico con auto e camion costretti a pagare il pedaggio. Un pedaggio ricordiamo che per chi si immette da Tarquinia verso Montalto è di ottanta centesimi per percorrere un tratto di pochissimi chilometri. Inoltre va sottolineato come sulla litoranea insistono numerosi campeggi ed attività agrituristiche e la strada è costeggiata da un’area a vocazione agricola con notevole traffico di mezzi pesanti.

Pericolosità che è tutt’ora ben evidente anche sulla strada del Pidocchio per via della mancanza di corsia di accelerazione e decelerazione ma invece di provvedere alla realizzazione proprio di queste si era pensata la soluzione più facile e meno dispendiosa ovvero la chiusura totale. Nei giorni a venire probabilmente si Anas, ente che gestisce la statale Aurelia sia il Comune di Tarquinia si dovranno incontrare per trovare una soluzione che sia consona alle esigenze di entrambi, tutelando sia la sicurezza degli automobilisti che il diritto ad una mobilità alternativa.