Coronavirus, dalla Regione Lazio 43 milioni di euro per gli affitti

Riceviamo e pubblichiamo

La Regione Lazio vicina alle fasce sociali più deboli in difficoltà economica per gli effetti causati dall’epidemia del coronavirus. La Giunta regionale ha approvato le delibere che stanziano 43 milioni di euro per il sostegno all’affitto durante questo periodo di emergenza. A Roma andranno 24,5 milioni di euro. Agli altri comuni del Lazio 18,5 milioni di euro.“L’emergenza sanitaria ha provocato notevoli ripercussioni sociali ed economiche che richiedono misure straordinarie e urgenti. – afferma il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi -. Come Regione Lazio mettiamo in campo 43 milioni di euro, sostenuti dal bilancio regionale, per aiutare chi è in difficoltà a pagare gli affitti. Misure che interesseranno migliaia di cittadini e famiglie. Ora servirà la collaborazione a tutti i livelli istituzionali per velocizzare l’iter e mettere a disposizione in tempi brevi le risorse a chi ne avrà diritto”.La delibera di 21 milioni di euro è destinata a cittadini e famiglie con reddito Isee fino a 14mila euro. Queste risorse sono assegnate ai comuni del Lazio che, con un bando pubblico, provvedono a trasferire i contributi alle persone che fanno domanda e rispettano i requisiti previsti. Il provvedimento, che scadeva il 30 aprile, è stato prorogato al 31 dicembre 2020. L’erogazione è immediata per i comuni che hanno già presentato le graduatorie degli assegnatari, mentre per gli altri partiranno appena l’iter sarà completato.La delibera di 22 milioni di euro mette a disposizione dei comuni le risorse per sostenere i locatari che hanno subito una contrazione di almeno il 30% del reddito complessivo del nucleo familiare, tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020. Il reddito non dovrà comunque essere superiore ai 7mila euro per trimestre (circa 28mila euro annui). Il contributo sarà erogato per tre mesi e corrisponderà fino al 40% del costo dell’affitto. Per semplificare la procedura, chi ha un regolare contratto potrà presentare un’autocertificazione della propria situazione economica e fare domanda al proprio Comune, che raccoglierà la documentazione e stilerà la graduatoria entro 45 giorni per poi assegnare i fondi. Sarà invece la Direzione regionale competente, insieme agli agenti della Guardia di Finanza, ad accertare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate e a sanzionare eventuali trasgressori.