Coronavirus in Italia, le misure restrittive saranno prolungate oltre Pasqua. Per la lenta ripartenza bisognerà aspettare maggio?

Tra numero di contagi giornalieri che paiono in calo, stime sull’avvicinarsi del giorno del contagio zero e crescenti preoccupazioni economiche, l’Italia si avvicina al 3 aprile, data in cui scadranno le restrizioni imposte dal DPCM del 9 marzo e dopo la quale, come da giorni si era ben capito, le misure cautelari dovranno obbligatoriamente proseguire.

Partendo da una base chiara: sino a Pasqua, cioè al 12 aprile, non cambierà nulla rispetto a quanto vissuto da cittadini e aziende in Italia negli ultimi giorni. E anzi il nuovo provvedimento allo studio del governo, che a quanto si apprende dovrebbe arrivare giovedì e entrerà in vigore sabato prossimo, durerà fino al 18 aprile. Semmai dopo Pasqua potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di riapertura di alcune aziende collegate alla filiera alimentare e farmaceutica che ad oggi non sono comprese tra i servizi essenziali.

Ma anche dopo quella data, pur non essendo ben definiti gli scenari di un post-emergenza, è certo che il ritorno alla normalità, ammesso che potrà mai essere assoluto, sarà un percorso lungo. Sia per proseguire con la riduzione dei contagi che per garantire la sicurezza rispetto a nuove ondate epidemiche. E le prime indiscrezioni su una possibile, probabile data per pensare a una lenta riapertura e graduale ripartenza parlano, stando a alcune fonti di stampa, del 4 maggio, anche per evitare il rischio di pericolosi assembramenti che, in caso di libertà di movimento, potrebbero verificarsi nei weekend primaverili e ancor di più per le festività del 25 aprile e del primo maggio.

In tema di precauzioni, gli esperti hanno poi già annunciato che il distanziamento sociale – la famosa distanza di un metro – e l’uso della mascherina saranno una costante anche quando si potrà tornare a uscire. Ancora più complesso il discorso per bar, ristoranti, centri estetici e negozi di abbigliamento, e in generale per tutte quelle attività che prevedono contatti e vicinanza.