Coronavirus: quattro proposte di ISVRA per salvare le attività turistiche

Riceviamo dall’Istituto per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo (ISVRA) e pubblichiamo

La Dirigenza di ISVRA (Istituto per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo) ha esaminato la gravissima crisi che sta interessando le attività turistiche, in particolare rurali, ed elaborato alcune proposte di provvedimenti governativi urgenti per il sostegno alle imprese del settore.

La logica delle proposte si basa su alcuni principi fondamentali:

– ridurre i costi di gestione di tutte le imprese turistiche, tenuto conto della forte contrazione di ospiti;

– chiamare a contribuire alla suddetta riduzione dei costi tutte le istituzioni alle quali sono dovuti imposte e compensi che prescindono dal numero dei pernottamenti, pasti e servizi turistici venduti dalle imprese;

– mantenere intatti i livelli di occupazione.

I temi delle proposte di ISVRA, da attuare immediatamente e fin quando sarà in corso l’epidemia di Coronavirus, sono quattro:

– Imposta di Soggiorno e Incentivo di Soggiorno;

– Imposta sullo smaltimento dei rifiuti;

– Compensi sul Diritto d’Autore e Abbonamento Speciale RAI;

– Contributi previdenziali e assicurativi.

1) Imposta e Incentivo di Soggiorno – L’Imposta di Soggiorno, dovuta dagli ospiti, tramite le imprese, ai Comuni che l’hanno istituita, è abolita. E’ dovuto agli ospiti di tutti i Comuni un Incentivo di Soggiorno (riduzione sulla tariffa di alloggio) di 10 euro che le imprese turistiche recupereranno sui versamenti IVA all’Erario.

2) Imposta sullo smaltimento dei rifiuti – L’imposta sullo smaltimento dei rifiuti, dovuta dalle imprese ai Comuni, per alloggio, ristorazione e servizi turistici connessi, è ridotta dell’80%.

3) Compensi sul Diritto d’Autore e Abbonamento Speciale RAI – I compensi sul diritto d’autore, dovuti a SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) ed SCF (Società  Consortile Fonografici) e l’Abbonamento Speciale RAI, dovuti dalle imprese per gli apparecchi radiotelevisivi presenti nelle camere e nei locali comuni, sono ridotti dell’80%.

4) Contributi previdenziali e assicurativi – I contributi previdenziali e assicurativi, dovuti dalle imprese a INPS e INAIL sulle retribuzioni ai lavoratori dipendenti, sono azzerati per le imprese e trasferiti a carico di INPS e INAIL.

“In Italia – dichiara Stefano Caporossi, responsabile del settore agricoltura dell’Istituto per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo (ISVRA) – operano circa 216 mila imprese ricettive turistiche, per 5,1 milioni di posti letto: senza un intervento tempestivo e forte del Governo, stimiamo che, a breve, almeno il 30% saranno costrette a chiudere, e il 70% licenzieranno parte del personale”.