CRONACA – Tarquinia, attenzione alla truffa dello specchietto

di Fabrizio Ercolani

Sparano allo specchietto con una pistola da soft air poi chiedono al malcapitato passante di turno i soldi per la riparazione. E’ questa la nuova ingegnosa truffa messa in piedi da un uomo ed una donna, secondo le ricostruzioni, con spiccato accento meridionale che ha mietuto diverse vittime in città. Una di queste dopo aver denunciato il tutto ai carabinieri, ha raccontato la sua disavventura sui social network cercando di mettere in allerta tutti i cittadini. Questo il racconto dello spiacevole episodio.

“Mentre stavo transitando in macchina in Via Cardinal Quaglia, mi esplode letteralmente uno specchietto dell’ auto ed una Fiat Punto grigia chiara mi segue lampeggiandomi con i fari. Io mi fermo e si ferma anche l’altra auto che aveva a bordo un ragazzo sui 30 anni ed una donna di circa 50. Mi dicono che gli ho urtato lo specchietto e tirano fuori subito il CID. Io controbatto dicendo che il cid non lo compilo e che prima voglio un accertamento da parte di un carrozziere perché la dinamica dei fatti non mi convinceva. A quel punto quel truffatore mi intima di dargli quello che avevo in tasca e sistemavamo il tutto così. Ho capito quindi che stavo per essere truffato e da buon tarquiniese gli ho esclamato: prendimi il numero di targa e fammi causa; io nel frattempo chiamo i vigili”. Vedendo la truffa smascherata i due se la sono data a gambe ma l’indomito automobilista è riuscito a raccogliere elementi utili per le indagini.

“Sono riuscito a prendergli una parte del numero di targa che è CL 382. Sono andato dai carabinieri a sporgere denuncia e mi hanno detto che sono il quarto caso a Tarquinia e che non sono stato io a colpire il loro specchietto ma bensì loro hanno sparato con una pistola a gas da soft air al mio specchietto”. Una truffa ben ingegnata dunque, singolare nel suo genere sulla quale le forze dell’ordine stanno indagando. Gli elementi forniti dall’ultima vittima del tentato raggiro potranno essere veramente utili per risalire all’identità dei due truffatori. Un marchingegno che se colpisce qualche persona in preda allo spavento può fruttare diverse centinaia di euro. In particolare ad essere soggette a questo tipo di reato sono le fasce più anziane e anche la scelta del luogo dove colpire, di solito vie nell’immediata periferia molto vicine alle arterie di scorrimento, non è assolutamente lasciata al caso. Molto probabilmente in breve tempo gli inquirenti sapranno dare nome e volto ai due malviventi.