Da febbraio la posta arriva a giorni alterni: l’elenco dei comuni della Tuscia interessati

Posta recapitata a giorni alterni: è quanto sta per essere introdotto anche nella Tuscia, come già anticipato e annunciato.

Pure nella Provincia di Viterbo, infatti, a partire da febbraio del 2017 sarà avviata “l’implementazione graduale del nuovo modello di recapito”, che entrerà a regime entro aprile: una decisione legata alla legge di stabilità del 2015 e spiegata, in questi giorni, da alcuni cartelli all’interno degli uffici postali.

“Nello specifico, la consegna degli invii postali – come riportato anche dal sito di Poste Italiane – verrà effettuata a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva). La raccolta degli invii dalle cassette di impostazione sarà effettuata con la medesima frequenza sopra indicata, mentre restano invariate le attività di raccolta presso gli uffici postali. Il nuovo modello di recapito non avrà impatto sugli obiettivi di consegna dei prodotti universali ad eccezione della posta prioritaria. Per quest’ultima, gli obiettivi di velocità varieranno”. La posta, quindi, arriverà un giorno sì ed uno no, comprese – par di capire . raccomandate o telegrammi.

Di seguito l’elenco dei 52 comuni della Tuscia in cui da febbraio partirà il recapito alternato: Acquapendente, Arlena di Castro, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Canino, Capodimonte, Caprarola, Carbognano, Castiglione in Teverina, Celleno, Cellere, Civitella d’Agliano, Corchiano, Faleria, Farnese, Gallese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montalto di Castro, Monte Romano, Monterosi, Onano, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tessennano, Tuscania, Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Villa San Giovanni in Tuscia e Vitorchiano. Restano fuori Viterbo, Montefiascone, Nepi, Calcata, Canepina, Capranica, Castel Sant’Elia e Civita Castellana. A breve la vicenda interesserà anche i comuni del grossetano, dalla Costa d’Argento all’Amiata.