Datio in solutum: la diretta live del consiglio dell’Agraria

Consiglio dell’Agraria: nella sala consigliare del Comune di Tarquinia si decide sulla datio in solutum per risolvere la querelle ICI tra l’ente di via Garibaldi ed il Comune. Prima dell’avvio, sfogo nemmeno troppo criptico del presidente Antonelli su Facebook che lascia intendere anche una possibilità di dimissioni.

Ore 16:10
In attesa dell’avvio che era previsto per le 16. L’assise, meteo permettendo, andrà in diretta streaming all’indirizzo www.justin.tv/uatarquinia .

Ore 16 e 27
Consiglio in avvio: assenti Guarisco nella maggioranza, Maneschi e Fiaccadori tra i banchi della minoranza.

Ore 16 e 30
Antonelli rinuncia alle comunicazioni: approvato il verbale della seduta scorsa, si parla di datio in solutum. Antonelli: “É l’intervento più duro della mia vita politica: rischia di essere l’ultimo mio intervento all’Agraria. Sono pronto a dimettermi se questo può favorire la risoluzione del problema. Questo stato d’animo deriva da una storia che parte nel 1993 e parla di ICI. Una storia su cui sono stati fatti sin troppi errori e che costa alla collettività oltre due milioni di euro più 9mila euro mensili d’interesse correnti. Questa storia ora deve finire, e finire come ci hanno detto”.

Ore 16 e 35
Antonelli: “Il carteggio che hanno di fronte i consiglieri testimonia come sin da subito dopo la sentenza della Cassazione nel 2009 noi dell’Agraria abbiamo proposto una datio in solutum totale, che chiudesse tutte le pendenze e i contenziosi. Se questa é la richiesta, penso sia legittima una risposta, che sia fondata sulla strada segnata dal primo minuto: a quella richiesta segue una domanda del Sindaco alla Corte dei conti, che risponde che a talune condizioni la transazione é possibile. Noi su ciò ci siamo attivati, ottiene le perizie, chiede al Comune quanto dobbiamo pagare, senza ottenere risposta. Quando lo si ottiene, si scopre che la Caserma dei carabinieri non é sufficiente a coprire l’intero importo: col Comune si concorda che si possano transfer anche altri beni. Si fa una perizia anche di alcuni appartamenti: al che, si scrive al Comune per chiedere di bloccare le cartelle, ma su quel fronte arriva il silenzio, che dura tutt’ora. Ieri sera veniamo invitati ad una riunione, pensando si ponessero le basi per chiudere la faccenda: in quella sede, scopriamo una serie di criticità che francamente mi risultano quantomeno tardive, se non inopportune. Criticità che oggi ci fanno temere che quel che stiamo facendo possa non bastare a salvare l’ente, che faremo di tutto perché siano risolte.

Ore 16 e 45
Antonelli: “Oggi votiamo le carte che nascono dal percorso indicato dalla Corte dei conti: e se oggi qualche tecnico pone problemi per dilazionare i tempi, sappia che c’é il rischio che quest’ente cada nelle mani di Equitalia. Perché possiamo ragionare su tutto, ma non prima della sospensione delle cartelle. La sospensione é atto d’impegno politico amministrativo, senza il quale qualcuno non la racconta giusta: é la condizione perché questa amministrazione vada avanti. Qui oggi stiamo deliberando del futuro dell’ente: ma tutti sappiano che si va fino in fondo, che verrà prima l’Agraria, anche prima del l’appartenenza”.

Ore 16 e 50
Antonelli: “Gli atti dicono che si può fare la datio in solutum, credo che questi atti debbano esser votati. Non contestiamo il merito delle decisioni, ma i tempi, che non abbiamo e che potremmo guadagnare con la sospensione delle cartelle esattoriali. A questi atti manca la firma del presidente del collegio dei revisori dei conti, probabilmente perché nelle due realtà – Agraria e Comune – si vede la soluzione in due maniere diverse. E ringrazio gli altri due revisori, per la responsabilità assuntasi firmando, così come i funzionari dell’Ente”.

Ore 16 e 55
Antonelli: “Ieri la volontà dell’amministrazione comunale di procedere é stata chiara, ora sono problemi tecnici. Se serve, lo ripeto, io lascio, ma una promessa la faccio: far capire ai funzionari responsabili che non si deve aver paura solo della responsabilità di firmare, ma anche quelle di non firmare. Chiediamo un atto di buona volontà e sospendere le cartelle, ma prima chiedo a voi di approvare all’unanimità questi atti: intanto per vincolare il consiglio comunale, per impegnare le parti politiche che lo compongono”.

Ore 17
Annarita de Alessandris: “Nelle ultime settimane ci siamo incontrati spesso per risolvere una storia che inizia da lontano e parla di un’imposta ingiusta. La datio in solutum é forse l’unica soluzione: il nostro sarà un voto favorevole per mettere fine a questa vicenda, perché é un momento particolare per il paese. I cittadini cercano giustizia e pretendono responsabilità: noi scegliamo di assumerci le nostre e non torniamo indietro. Chiedendo anche ai membri della maggioranza che siedono anche in Comune se vorranno dimostrare la loro, spingendo per una rapida approvazione in consiglio comunale. Dispiace che il presidente del collegio dei revisori si sia astenuto: non ho condiviso la sua scelta”.

Ore 17 e 05
Catini: “É un provvedimento che reputo vitale. Grazie alle capacità e la disponibilità dei tecnici del,ente che mi hanno aiutato a comprendere bene la vicenda. Siamo sicuri che i consiglieri presenti che sono anche consiglieri comunali possano serenamente partecipare alla discussione su questo provvedimento nel futuro consiglio comunale?”

Ore 17 e 08
Caria: “Provvedimento storico per l’ente. La lista civica di sinistra é perciò favorevole”. Serafini: “Datio in solutum unica soluzione possibile”. Palmini: “Si tirano in ballo i consiglieri comunali: dico subito che é il senso di responsabilità che mi fa essere qui oggi e mi farà essere in consiglio comunale quando se ne parlerà. Credo la datio in solutum sia la soluzione per l’Agraria, ma anche per il Comune”.

Ore 17 e 20
Ricci: “Con sorpresa accolgo il voto favorevole dell’opposizione e li ringrazio, é un segnale importante. Palmini è stato rassicurante su una soluzione tra Comune e Agraria, io non sarei così tranquillo. É importante l’aver espresso un voto compatto e unanime, e il Comune dovrà tenere conto. Anche nell’amministrazione comunale, dal punto di vista politico, dovrà smussare qualche angolo, mentre l’aspetto tecnico é più complesso”. In sala, di passaggio, transita il sindaco Mazzola: scambio di sguardi con Antonelli.

Ore 17 e 25
Ricci: “Devo riconoscere la disponibilità del sindaco, che si é speso. Ora serve la volontà politica, quindi il lavoro per risolvere le questioni tecniche”. Leoncelli: “Vorrei che tutti i consiglieri si prendessero le proprie responsabilità nel risolvere questa vicenda annosa”. Bacciardi: “Atto importantissimo, che dovrebbe mettere fine al contenzioso: ogni consigliere deve prenderlo con responsabilità, e do atto alla minoranza del voto favorevole espresso. Parlo anche come componente dell’amministrazione comunale: e credo che chi era in riunione ieri ha visto la volontà politica, anche da parte del sindaco, di volere questo provvedimento per chiudere la questione. Il mio voto é favorevole, il mio impegno di farlo approvare anche in consiglio comunale”. Valeri: “Il PD vota favorevole, e mostreremo la stessa responsabilità in consiglio comunale”. Blasi: “Chiamato in causa come consigliere comunale, mi sento di dire che do la disponibilità perché tutto sia fatto affinché si trovi una soluzione, anche ai problemi tecnici”.

Ore 17 e 37
Riprende la parola Antonelli: “Stiamo scrivendo una pagina storica per l’Agraria, con l’opposizione che vota il provvedimento. Li ringrazio, ma vogliamo che tutti abbiano tutte le tessere del puzzle. Intanto, vogliamo una formalizzazione delle questioni discusse ieri, per lavorare e risolvere. Che ci sia la volontà politica l’ho detto io per prima: il mio sfogo era contro chi quella volontà politica la va sabotando sotto certi aspetti. Ciò che qui va detto é che la volontà politica, oggi, va supportata con un solo atto: sospendere le cartelle. Senza quell’atto, la volontà politica é come se non ci fosse. Quando quel l’atto verrà emanato, ne parleremo con tutta la necessaria calma per risolvere i problemi. Catini chiede se c’è incompatibilità tra consiglieri dei due enti, e questa é in effetti una delle criticità. È mi chiedo: ma questa incompatibilità sorge ora, sul singolo provvedimento, o c’é sin dall’origine. Chi oggi la vuol far rilevare oggi, secondo me ha la coscienza sporca (il segretario Cea spiega che nessuno atto la prevede, ndr). Sulla sospensiva, non esistono ostacoli: é solo questione di volontà, perché se vuole il Comune lo può fare. È paradossalmente questa strada c’è l’ha indicata Equitalia!”. Piglio che pare abbastanza critico del presidente nei confronti dei consiglieri comunali della sua maggioranza, dopo di che “minaccia” una soluzione che fu, allora, del commissario Ciurluini: il far pagare tutti i cittadini. “Io certo non lo farei, ma venisse un commissario lo farebbe: poi sarei io a spiegare le responsabilità di chi non ha scelto la volontà della datio in solutum”.

Ore 17 e 47
Catini: “Presidente, metti un paletto temporale oltre il quale, in mancanza della sospensione delle cartelle, ti dimetti”. Bacciardi: “Questo é atto necessario alla sospensiva: con questo atto la si potrà chiedere. L’impegno di noi che facciamo parte dell’amministrazione comunale va in tal senso”. A votazione, approvazione unanime, compreso Maneschi giunto in ritardo.

Ore 18
Il punto successivo parla di assestamento al bilancio relativo alla datio in solutum. Antonelli spiega l’atto. Messo a votazione, approvato all’unanimità. Prima della votazione, dialogo tra Presidente e opposizione per forme di collaborazione su opere e manutenzione di strade rurali e rapporti con Consorzio di bonifica.

Ore 18 e 10
Consiglio chiuso, clima più disteso rispetto al l’avvio.