Electronic Superhighway (2016-1966): arte e tecnologia dal 29 gennaio alla Whitechapel Gallery

L’anno nuovo inizia con energia alla Whitechapel Gallery: a gennaio nelle sale di Whitechapel High Street la possibilità di scoprire 50 anni di arte e tecnologia con la mostra Electronic Superhighway (2016-1966), assistere a film curati da nuovi artisti dal Regno Unito e l’India e imparare qualcosa in tema di cura delle mostre e degli eventi con i corsi Inside the Gallery: How to.

whitechapel-gallery-415x275Il 29 gennaio scatta Electronic Superhighway (2016-1966), in calendario sino al 15 maggio prossimo – biglietto standard £13.50 (con gift aid) o £11.95 (senza gift aid) – definita da Time Out London “una delle dieci più brillanti mostre d’arte del 2016”.Mettendo assieme oltre 100 opere d’arte per indagare l’impatto del computer e della tecnologia internet sugli artisti, la mostra parte dalle opere recenti di Cory Arcangel, Jeremy Bailey, James Bridle e Constant Dullaart per viaggiare a ritroso nel tempo sino al 1966, toccando i momenti chiave di questo viaggio.

Come sempre più spesso accade, possibilità di un approccio interattivo con fruitori, appassionati e pubblico in genere, cui è chiesto di condividere la propria visione di internet con @GuardianCulture, con la possibilità di avere la propria opera esposta nella galleria virtuale di Electronic Superhighway.

Sempre il 29 gennaio, e sino al 3 aprile, Artists’ Film International esplora i temi delle tecnologie, sulla scia dell’esposizione principale in Galleria: spazio all’opera dell’artista scozzese Rachel Maclean, “Germs” (2013), e ad “Atmospheres” (2015), del regista indiano Rohini Devasher.

Ulteriori eventi, talk ed iniziative possono trovarsi sul sito ufficiale della Whitechapel Gallery.