“Eravamo in classe, poi di corsa fuori in cortile”: Rachele Boni racconta il terremoto da Orvieto

“Eravamo in classe quando ho sentito tremare la sedia: me la sono presa con la mia compagna di banco, che pensavo stesse scherzando con me, poi guardandola ho capito. A quel punto, la professoressa già ci stava dicendo di sbrigarci a uscire”. Racconta così l’ennesima esperienza con il terremoto Rachele Boni, giovane cestista tarquiniese da inizio autunno residente a Orvieto, dove gioca in A2 nella Cestistica Azzurra, squadra della cittadina umbra.

“In poco tempo eravamo tutti nel cortile – continua – e da lì abbiamo sentito, anche se meno distintamente, la seconda scossa: un’oretta e mezza al freddo, poi la Protezione Civile ci ha recuperato zaini e giacche e siamo tornate a casa”. Scuole chiuse, almeno sino a domani, così come tutti gli uffici pubblici.

“Purtroppo non è la prima volta che ci succede – spiega Rachele, che a Orvieto ha vissuto non gli eventi sismici di agosto, ma quelli di fine ottobre – ma niente è come la paura che abbiamo vissuto a ottobre: lì la sensazione fu davvero terribile”.