Gambetti: “IMU e rimpasti di giunta: dall’Agraria devono delle spiegazioni”

Riceviamo e pubblichiamo

L’introduzione dell’I.M.U., sette anni di gestione Antonelli, possibile rimpasto di giunta, “ed altro”, sono alcuni dei temi di riflessione di un Ente l’Università Agraria di Tarquinia, dalle straordinarie potenzialità di sviluppo economico e sociale per la Città di Tarquinia.

Sulla questione I.M.U., il 16 giugno scorso, abbiamo depositato una richiesta avente in oggetto “una dettagliata relazione sull’attuale situazione dei pagamenti”, così da definirne l’esatto quadro economico-finanziario. Una richiesta questa motivata dall’elevato malumore sollevato dagli stessi concessionari delle quote terriere che hanno lamentato tra le tante cose, la mancanza di una previa comunicazione sulla previsione degli aumenti delle corrisposte. Corrisposte delle quote terriere in tanti casi anche quasi raddoppiate negli importi rispetto lo scorso anno, e peggio è vedersi arrivare le lettere di pagamento a pochi giorni dalla data di scadenza per onorare lo stesso, dopo le elezioni comunali. In merito oltre ad intervenire in queste settimane sulla questione, intervenimmo già il 1 maggio 2011, chiedendo di fare più attenzione, lavorando su una previa comunicazione ai concessionari delle quote terriere soprattutto qualora si fossero configurati degli aumenti negli importi da pagare.

La situazione economico-finanziaria per l’effetto dell’introduzione dell’I.M.U., è grave sia su tutto lo “Stivale” che all’Università Agraria di Tarquinia, e con questo qualcuno non erga l’Ente a “capro espiatorio” di questa situazione, perché i problemi dello stesso non sono tutti imputabili all’I.M.U. È bene altresì, che si faccia invece un “mea culpa” per i problemi che l’Ente oggi sta affrontando, e ciò è assurdo dirlo alla luce di un patrimonio da gestire dalle straordinarie potenzialità di sviluppo socio-economico.

In merito all’eventuale azzeramento con conseguente rimpasto della giunta Antonelli, è evidente che mettersi a giocare al risiko politico non è certamente comprensibile, rimanendo meno comprensibile alla luce della fiducia che questa giunta aveva ed ha da parte dello stesso Presidente. Se ciò fosse ufficializzato, darebbe ragione alle nostre osservazioni in merito alla conformazione di una giunta varata già nel giugno 2010, formata sulla base di meri accordi partitici, soggetta quindi alla suscettibilità degli schieramenti che la compongono non certamente positivi per un’efficiente gestione politico-amministrativa dell’Ente.

Alessio Gambetti
Consigliere Popolo della Libertà all’Università Agraria di Tarquinia