Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: a Cultural-mente la scrittrice Tea Ranno

Riceviamo e pubblichiamo

Gli studenti delle scuole di MontaltoSi è svolta presso il complesso monumentale di San Sisto la cerimonia dedicata alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’assessorato alla cultura del Comune di Montalto di Castro ha proposto per l’occasione uno speciale della rassegna letteraria “Cultural-Mente”, dedicato al libro “La sposa Vermiglia” della scrittrice Tea Ranno. L’evento, al quale hanno partecipato gli studenti dell’istituto alberghiero e dell’istituto comprensivo di Montalto di Castro, è stato moderato dallo scrittore Luigi de Pascalis. Tea Ranno ha raccontato ai ragazzi storie di femminicidio: giovani donne uccise dai mariti, dagli amanti, che invece di proteggerle hanno tolto loro la vita. L’autore si è espresso ai ragazzi con il cuore in mano, comunicando loro che «Le violenze possono essere fermate solo denunciando i propri aguzzini. Ci sono associazioni e strutture in grado di aiutare le donne – ha spiegato Tea Ranno – e solo trovando la forza di reagire possiamo fermare questa strage, che ogni anno conta numerose vittime. Nessuno ci deve togliere la dignità, la vita, e rimandare a denunciare spesso porta la morte». Lo scrittore Luigi De Pascalis, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato che la violenza non è poi così lontano.

«Non dobbiamo pensare che gli omicidi sono parte di una realtà lontana da noi – ha detto De Pascalis – perché a commetterli sono persone normali; diplomati, laureati, uomini che hanno un lavoro e tra le mura di casa si trasformano in violenti».

«Sono tantissime le iniziative in tutta Italia – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Eleonora Sacconi – e oggi la violenza alle donne può essere combattuta su diversi fronti. Uno di questi sono le leggi, più severe contro questi tipi di reati. Prima di tutto viene però l’educazione verso i propri figli. Educarli ad un comportamento corretto e far loro rispettare le regole della società è il primo passo che si deve compiere».