Gli italiani: un popolo di grandi…camminatori! Gli effetti positivi dell’escursionismo sulla salute e la vita sociale

Sarà stata la pandemia che ci ha costretti a stare per lunghi periodi rinchiusi, o magari la consapevolezza che una vita troppo sedentaria ha effetti deleteri sulla nostra salute, fatto sta che il fenomeno dell’escursionismo in Italia sta interessando un numero sempre maggiore di persone. Una passione che prescinde dal dato anagrafico e dalla zona geografica di appartenenza, e che ha come unico fattore ricorrente, l’amore per le lunghe passeggiate all’aperto e per le natura. Un’attività che ultimamente ha favorito la nascita di associazioni di appassionati che ogni fine settimana, armati di scarpe tecniche, zaino e bastoncini di trekking, si danno appuntamento per raggiungere una meta prefissata, godendo delle bellezze mozzafiato dei nostri entroterra e della storia che ogni singolo percorso trasuda. E che non manchino ovviamente le borracce personalizzate con logo rappresentanti il gruppo di appartenenza, oggetti essenziali per rimanere idratati durante le lunghe ore che caratterizzano l’escursione, ma che rappresentano allo stesso tempo un modo per farsi portatori delle istanze green e della sostenibilità, rendendo il rapporto con la natura ancora più profondo. Certo, chi si avvicina a questo tipo di attività dovrà procedere per gradi per non rischiare problemi a livello muscolare o articolare, ma se approcciato nel modo giusto, il mondo delle lunghe camminate è in grado di produrre tutta una serie di benefici per la nostra vita e la nostra salute. Vediamone alcuni.

1. Benefici di tipo fisico

La camminata è un tipo di attività fisica a basso impatto per il nostro fisico che però ha degli effetti positivi sia a livello cardiovascolare, che per il nostro apparato muscolo-scheletrico. Soprattutto in occasione delle prime uscite, non è necessario scegliere percorsi troppo impegnativi, con salite ripide e superfici scivolose. Col tempo si potrà invece aumentare il grado di difficoltà, con effetti diretti sulle capacità polmonari e sulla propria resistenza generale. Al contrario dei soliti tapis-roulant, camminare all’aperto permette di camminare sotto il sole, con aumento delle riserve di vitamina D, e ci costringe ad affrontare superfici irregolari, stimolando di volta in volta la nostra attenzione e quindi l’attività cerebrale.
Un’ottima attività per bruciare calorie per chi ha qualche chilo da smaltire, ma anche per chi va regolarmente in palestra e vuole aggiungere del cardio al proprio piano di allenamento, senza però andare a impattare sulla propria massa magra.

2. Benessere mentale

Abbiamo passato velocemente in rassegna gli effetti benefici dell’escursionismo sul nostro fisico, ma non è tutto. La camminata, soprattutto se la si affronta da soli, è un’attività meditativa che favorisce la concentrazione e permette di alleviare lo stress accumulato durante la settimana e i sintomi dell’ansia. In Giappone esiste un’attività che si chiama “bagno nella foresta” e che prevede delle lunghe passeggiate tra gli alberi e in mezzo alla natura, finalizzate a creare delle parentesi più o meno lunghe lontane dalla vita moderna e da tutti i fattori negativi che la caratterizzano.
Le gite all’aria aperta hanno anche degli effetti positivi nei confronti delle persone che soffrono di depressione. L’esercizio fisico facilita il rilascio di endorfine e aumenta i livelli di dopamina e serotonina, tutte sostanze in grado di influire concretamente sul buonumore.

3. Rafforzamento dei rapporti umani

Le camminate all’aria aperta possono sia essere un modo perfetto per ritagliarsi degli spazi per stare soli con se stessi e i propri pensieri, ma può anche permette di migliorare la propria vita sociale. Come abbiamo già avuto modo di accennare, sono sempre di più i gruppi che organizzano delle escursioni per qualsiasi tipo di hiker, e queste non possono che rappresentare delle occasioni per conoscere nuova gente con lo stesso tipo di passione. L’escursionismo può quindi diventare un’attività particolarmente adatta per chi soffre di solitudine e non ama incontrare altre persone nei soliti locali affollati e rumorosi. E in periodi come quello che stiamo vivendo, in cui i rapporti umani sono stati a lungo messi in secondo piano, passare del tempo all’aria aperta in compagnia, ci permette di ricordarci che l’uomo è un animale sociale e che le relazioni coi nostri simili ci aiutano a crescere e a stare bene.