Il pareggio dell’umiltà

Era chiaro che i ragazzi del Cecchina avrebbero dato tutto in questa partita, per molte ragioni. I due allenatori David Centioni e Luca Sancricca, reduci da una stagione non troppo esaltante con il Torrenova ed in cerca di riscatto, hanno rifondato una squadra che certamente voleva ben figurare alla prima in casa davanti al suo pubblico, quindi partenza a testa bassa dei locali che per tutto il primo temo impegnano la difesa etrusca con continuità e creano diverse occasioni da goal. La rete del vantaggio, tuttavia, arriva solo dopo la prima mezzora di gioco e su una disattenzione generale. Nella ripresa, la musica cambia, i locali hanno speso molto nel primo tempo e anche grazie ai cambi effettuati da Mister Gufi, che inserisce tre uomini freschi, la Corneto agguanta il pareggio. Sarebbe ingiusto fare dei nomi, i ragazzi sono stati tutti bravi, sanno di dover muovere la classifica giornata dopo giornata, con umiltà, fino alla salvezza. Se questa arriverà presto, ne vedremo delle belle! Uno spettacolo nello spettacolo, Mister Nazzareno Gufi: come sapete, il rosso è un colore che tende ad eccitare gli animi ed il Mister, vestito da tonsilla, (completamente di rosso), arringava per tutto il tempo, incessantemente, i suoi uomini con voce baritonale, in stile “tutto il calcio minuto per minuto”. L’arbitro, che doveva essere cintura nera di pazienza, ha resistito fino al 90’, poi, qualcosa in lui deve aver ceduto, si è avvicinato a passo di marcia alla panchina, a testa bassa come un toro nell’arena e ha sventolato dinanzi al condottiero urlante un cartellino il cui colore si intonava alla perfezione con la sua bardatura. Mentre il Mister guadagnava, naturalmente borbottando, gli spogliatoi, un grido si levava dagli spalti “A Gabibbo!”
Poco male, se fossero tutte così le intemperanze sui campi di calcio, sarebbe da metterci la firma e non ce ne voglia il buon Nazzareno se ci scherziamo un po’ sopra.

Attilio Rosati