Il sindaco Caci risponde alla minoranza sulla vicenda pescatori

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo il comunicato del consigliere Peruzzi sulla vicenda pescatori, il primo cittadino Sergio Caci risponde a tono rispedendo le accuse al mittente: «Mi stupisce – spiega il sindaco- come il capo dell’opposizione riesca a scrivere certe fandonie. Cercherò quindi, in poche righe, di fare chiarezza, anche se mi spiace molto che per altri interessi si strumentalizzino i nostri pescatori.

Innanzitutto, a scrivere il comunicato uscito nel fine settimana, non è la cooperativa dei pescatori, ma l’opposizione, che dovrebbe conoscere gli atti amministrativi e quindi scrivere meno eresie. Per prima cosa l’amministrazione comunale ha sottoscritto, insieme alla cooperativa Piccola Pesca Harmine, a Fidimpresa ed alla Banca della Tuscia, una convenzione che prevede il pagamento della totalità degli interessi passivi dei muti accesi per l’acquisto delle nuove imbarcazioni.

Secondo poi, ho sempre ricevuto i pescatori, il loro sindacato e il Presidente della cooperativa ogni qualvolta mi hanno chiesto un appuntamento, tanto da essere rimasto stupito per l’organizzazione di un sit-in il giorno 15 luglio, al posto di un normale appuntamento. A tal proposito ci tengo a precisare che alcuni pescatori erano all’oscuro della manifestazione ed erano stati fatti venire in Comune dicendo loro che avrebbero avuto un appuntamento col sottoscritto.

Terzo: Non ho ricevuto quel giorno i pescatori perché così hanno deciso loro. La Mattina del 15 luglio mi ero infatti sentito con il segretario del loro sindacato, che mi disse che avrei ricevuto la telefonata del presidente della cooperativa per chiedere un appuntamento. Telefonata mai ricevuta, e di conseguenza ho preso altri impegni.

Quarto: Il vero tema dell’agitazione – aggiunge Sergio Caci –  e non certo di tutti i pescatori, è la revoca dell’utilizzo del piazzale per conto terzi, ovvero la scelta dell’amministrazione comunale di non far utilizzare il piazzale pubblico per attività di rimessaggio. Come amministrazione abbiamo infatti aiutato, aiutiamo e aiuteremo sempre i pescatori per agevolare tutte le attività collegate alla pesca, come la pesca turismo ed altro, ma rimane difficile permettere lo svolgimento di un’attività commerciale su un terreno pubblico senza fare un bando pubblico.

I pescatori occupano questo piazzale in quanto tali, visto che l’attività di pesca è prevalente. Forse un avvocato, come lo è il consigliere Peruzzi, dovrebbe sapere che non si possono agevolare associazioni a scapito degli altri cittadini, perché la libertà va bene, ma finché non lede quella di altri. L’amministrazione che guido vuole essere giusta ed equa con tutti, non fare parrocchie e parrocchie come è avvenuto in passato. Il ragionamento della Peruzzi – tuona il primo cittadino – mi fa capire che ormai si è omologata a Carai e Brizi. Noi siamo altro: le attività private, come il rimessaggio, le fanno i privati o, se si sceglie di farle su un terreno pubblico, si fa un bando di pubblica evidenza. Per quell’area abbiamo scelto di lasciare i pescatori, che dovranno svolgere la loro attività o trasformarla  secondo quanto previsto dalle norme.

Compito di un’amministrazione – conclude Caci – è salvaguardare e tutelare gli interessi della collettività e non dei singoli, come qualcuno, forse, pensa ancora di fare».