Il Trofeo Pico: amicizia, pesca e ricordo. Di padre in figlio

(s.t.) Affetto, ricordo e legame superano il tempo e fanno sì che due persone restino vicine anche se separate dal destino che si è portato via una delle due. E a volte questo legame vive anche di occasioni e ricorrenze che fanno ritornare a quando ancora si era assieme e che il passare del tempo ha reso, anno dopo anno, un bel momento per stare assieme, tra amici, proprio come da bambini.

È nato così il Trofeo Pico, una gara di pesca dai contorni unici quanto straordinari: a idearlo era stato Giancarlo Pico, che ogni anno portava suo figlio Luca a festeggiare il compleanno assieme i suoi amici al laghetto di pesca sportiva Albatros, a Cinelli.

E così, ogni anno, in occasione della ricorrenza, una domenica mattina diventa l’occasione per stare di nuovo assieme, organizzare la partenza della mattina presto col freddino di ottobre, predisporre canne da pesca e lenze e aspettare per vedere quanti pesci abboccano e chi sarà il vincitore della nuova edizione, da premiare dopo un bel pranzo al barbecue. Esattamente come quando organizzava Giancarlo.

Cosa è cambiato? Anno dopo anno, l’età di chi partecipa, magari qualche ruga o capello bianco in più. E il fatto che, con un entusiasmo senza pari, tra le canne da pesca si aggirano i figli di quegli stessi bambini che hanno inaugurato la tradizione, più o meno a quella stessa età.