Lettere al Direttore: “La viabilità sulle complanari una trappola per i tarquiniesi”

Riceviamo e pubblichiamo da Sandro Vallesi

Caro Direttore, visto che non me ne intendo di convergenze verso il centro di un riformismo moderato espresso da una area democratica ed antifascista, né tantomeno di una lega non leghista e di un partito del popolo senza persone in carne ed ossa, rimango fedele ai fatti, che in fondo sono quello che dovrebbe occupare qualsiasi serio amministratore.

L’autostrada è stata realizzata sacrificando la SS Aurelia. La viabilità che a causa di questa decisione avrebbe dovuto essere ripristinata in altro modo: realizzando strade nuove e ristrutturando le esistenti, è divenuta invece una trappola soprattutto per noi Tarquiniesi che dobbiamo utilizzarla tutti i giorni.

Prendiamo la complanare, quella che dalla rotatoria dell’Olivastro porta oltre la Casa cantoniera dell’ANAS e che un domani dovrebbe collegarsi al nuovo ponte sul Mignone. Questa strada è stata realizzata ex novo dalla SAT. Le strade, secondo l’art 2 del Codice della Strada che definisce le caratteristiche funzionali delle strade, debbono avere una larghezza minima della carreggiata di m.5,50 o meglio due corsie di m. 2,75 cadauna. Sempre che si tratti di strade locali, perché altrimenti la larghezza minima diviene m.3,25. Nel caso di strade locali però è previsto, oltre alle banchine di m. 0,50 l’una, almeno un marciapiedi di m. 1,50. Visto che insieme a qualche altra decina di persone sono costretto a passarci tutti i giorni ed essendomi trovato in grande difficoltà quando incrociavo un veicolo più grande, mi sono armato di metro e ho misurato la dimensione della strada. Da colonnina a colonnina, strisce comprese, ho riscontrato m. 5,50. Perbacco la SAT è precisa, mi sono detto, tirchia, ma precisa. Poi ho misurato la larghezza nei punti in cui sono istallati i gard-rail e qui la larghezza scende a m.5,10. Poi mi sono insospettito dal fatto che la striscia centrale inizialmente segnata dalla SAT, è stata ricoperta da bitume, quasi a punirla per aver fatto la spia sulla reale dimensione della strada. Allora ho misurato la dimensione utile della corsia che è, ritengo, all’interno delle strisce, che resistono dispettose alla vendetta della SAT. La misura è stata di m.2,30. Allora sono andato ad accendere un cero alla Madonna, speriamo che ci protegga lei. A proposito la bretella che collega la complanare alla rotatoria, essendo di rango inferiore, è la metà della suddetta. Non è che il Pidocchio se la passi meglio. Tutto lavoro per gli amministratori, se si ricorderanno che amministrare vuol dire risolvere e non creare i problemi.

Sandro Vallesi