“L’Isola che… c’è (sulla foce del fiume Fiora”: Mazzoni attacca Caci sull’utilizzo della draga

Riceviamo e pubblichiamo

“L’ isola che c’è” sulla Foce del fiume Fiora! Aspettando il lavoro della Draga, siamo ancora come 20 anni fa. Il 17 Agosto del 2016, Caci affermava: “Una draga che permetterà di agevolare pescatori e diportisti – annunciando la soluzione all’insabbiamento della foce del fiume Fiora e proseguiva- Oggi possiamo dire di aver posto fine ad un problema che per anni era rimasto irrisolto”. Accompagnava, poi, la dichiarazione con il solito taglio del nastro inaugurale sulla draga.

Perché questa draga, così tanto decantata dall’amministrazione, non viene usata? A chi è stato affidato l’appalto per il suo utilizzo? Quanto ci è costato? La sola certezza di oggi è che si rischia di fermare un settore come la pesca professionale, unico sostentamento per alcune famiglie, e l’allontanamento dei turisti da diporto, creando un danno importante alle attività produttive, turistico-ricreative e a tutto l’indotto.

L’ isola che c’è” sulla Foce del fiume Fiora! Aspettando il lavoro della Draga, siamo ancora come 20 anni fa. Il 17 Agosto del 2016, Caci affermava: “Una draga che permetterà di agevolare pescatori e diportisti – annunciando la soluzione all’insabbiamento della foce del fiume Fiora e proseguiva- Oggi possiamo dire di aver posto fine ad un problema che per anni era rimasto irrisolto”. Accompagnava, poi, la dichiarazione con il solito taglio del nastro inaugurale sulla draga.

Perché questa draga, così tanto decantata dall’amministrazione, non viene usata? A chi è stato affidato l’appalto per il suo utilizzo? Quanto ci è costato? La sola certezza di oggi è che si rischia di fermare un settore come la pesca professionale, unico sostentamento per alcune famiglie, e l’allontanamento dei turisti da diporto, creando un danno importante alle attività produttive, turistico-ricreative e a tutto l’indotto.

Il pericolo maggiore, avvicinandoci alla stagione delle piogge, è il rischio di un’eventuale esondazione alluvionale, che causerebbe danni maggiori, rispetto a quelli, già importanti, della passata alluvione, nel 2012, a causa della scarsa manutenzione della foce ad estuario del fiume Fiora.

Vorrei capire, in questi ultimi sei anni di amministrazione Caci, oltre le numerose promesse di risoluzione del problema, quanti soldi sono stati spesi per tenere pulito l’alveo: così come si vede. Sazierò questa curiosità, per me e per tutti i cittadini, facendo accesso agli atti.

Domenica, ho evidenziato, in un modo abbastanza goliardico, questo problema serio, che rischia di creare danni economici e all’incolumità pubblica. Oggi sono a chiedere al neo-eletto Assessore al Demanio, Marco Fedele (a cui di certo non attribuisco responsabilità passate) di prendere in seria considerazione quanto scrivo, rendendomi ancora una volta disponibile a collaborare, per mettere fine a questo disagio.

Ci tengo a precisare, però, che stavolta, se dovesse accadere qualcosa, a causa dell’insabbiamento, non si potrà giocare a scaricare colpe e responsabilità, i cittadini hanno già pagato abbastanza per l’incuria di altri!

Quinto Mazzoni
Segretario Circolo PD Montalto di Castro