Londra, i tassi di infezione da Covid-19 diminuiscono in più della metà dei distretti della capitale

I casi di Covid-19 sono in calo in 19 dei 32 distretti di Londra: i dati ufficiali, riportato dall’Evening Standard nella sua versione online, rivelano oggi in una preziosa buona notizia nel cuore della crisi epidemica.

Il diffuso calo nella capitale – peraltro in linea con i dati nazionali – è un segnale incoraggiante che l’aumento dei casi sta ora iniziando a stabilizzarsi.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ritiene che la città stia “vedendo i primi segnali che l’aumento dei contagi nella capitale ha iniziato a rallentare”.

Si ritiene che il virus, tuttavia, si stia ancora diffondendo tra gli ultrasessantenni vulnerabili e che i ricoveri siano in aumento, il che quasi sicuramente porterà a più morti.

Il calo di casi confermati in così tanti distretti solleverà inevitabilmente interrogativi sul fatto che Londra debba essere posta sotto il lockdown nazionale per tenere sotto controllo la malattia, se questo sta già accadendo con più persone che lavorano da casa e con le misure di Tier 2 che iniziano ad avere un impatto.

I capi della sanità britannica, tuttavia, ritengono che la capitale ora abbia l’opportunità di respingere adeguatamente il virus se tutti i londinesi si attengono alle nuove regole di blocco che entrano in vigore oggi.

Kingston ha registrato il calo maggiore nei casi confermati, in calo del 28,3% (o 104 casi) nella settimana fino al 30 ottobre, rispetto ai sette giorni precedenti. Il calo a Kensington e Chelsea è del 21,4%, a Camden del 18,1%, a Hackney e City of London dl 16,8 per cento.

A Ealing, il calo è del 16,4 per cento, a Southwark del 15,7 per cento, a Wandsworth del 15,4 per cento, a Barnet dal 13,3% , a Bromley dal 13,2% e a Haringey dell’11,4%.

A Richmond, il calo è del 10,9 per cento, Hammersmith e Fulham dell’8,5 per cento, nel Brent dell’8,5 per cento, a Hounslow dal 4,5%, a Enfield dal 4,4%, a Islington dal 3,8%, a Sutton dal 3,3 per cento, a Tower Hamlets dal 2,8 per cento e a Lewisham 2,2 per cento .

Un portavoce del sindaco di Londra ha dichiarato: “Grazie agli sforzi dei londinesi stiamo vedendo i primi segnali che l’aumento delle infezioni nella capitale ha iniziato a rallentare, tuttavia i casi rimangono alti e il numero di pazienti in ospedale e in ventilazione continua a salire. Ecco perché è fondamentale che tutti i londinesi facciano la loro parte e seguano le ultime restrizioni del governo. Dobbiamo seguire le linee guida della sanità pubblica se vogliamo riportare il tasso R al di sotto di 1, ridurre il numero di casi e proteggere l’NHS. Il sindaco esorta i londinesi a continuare a fare tutto il possibile per proteggersi a vicenda e ancora una volta fare l’enorme sacrificio collettivo ora al fine di prevenire sofferenze ancora maggiori in seguito”.

C’è una fluttuazione naturale nelle cifre, quindi è troppo presto per dire che i casi sono ora in una tendenza al ribasso. Si ritiene che il tasso di positività, la percentuale di persone risultate positive rispetto a quelle testate, stia ancora aumentando in circa due terzi dei distretti e diminuendo in circa un terzo dei distretti, e per la capitale nel suo complesso è intorno al 7,7 per cento.

C’erano 990 pazienti Covid-19 negli ospedali di Londra il 3 novembre, rispetto ai 792 del 27 ottobre, e c’erano 145 pazienti con Covid-19 costretti al respiratore il 3 novembre, rispetto ai 118 pazienti del ​​27 ottobre.