Io pittore per caso: foto, video e qualche idea

(s.t.) “Io pittore per caso” è una manifestazione che, venerdì scorso, ha festeggiato i suoi quindici anni di età: un “compleanno” che, a Tarquinia – cittadina che tende a bruciare nel breve arco di poche edizioni le proprie creazioni –, è un traguardo non da poco. L’idea di distribuire tele, pennelli e colori ad improvvisati artisti nacque, infatti, nel corso dell’esperienza della Consulta giovanile – frutto in particolare della fantasia di Daniele Sabbatini – e quindi in tempi in cui non si sentivano impellenti necessità di direttori artistici, studi di comunicazione ed altre imprescindibili realtà odierne.

Nel corso degli anni c’han messo le mani amministrazioni di varie composizioni e colori, riuscendo in alcuni casi a valorizzare e rianimare un format che, via via, ha un po’ abbandonato la formula iniziale – location compresa – ma relegando in disparte la gara d’improvvisazione artistica che tanta curiosità suscitava tra gli spettatori nelle prime edizioni.

La versione 2012 andata in scena venerdì sera – la prima sotto l’egida della neo assessore Lucilla De Luca – pare essere una sorta di punto di svolta: un mix di elementi positivi e aspetti meno lusinghieri che rendono necessaria, per il futuro, una riflessione su se e quale ruolo questa manifestazione debba continuare ad avere.

È lampante, ad esempio, che gli ingredienti vincenti di un simile evento siano la curiosità suscitata dalla creativa quanto improvvisata vena artistica degli aspiranti pittori – da sempre catalizzatori dell’attenzione degli spettatori – e nella vivacità dell’animazione che può crearglisi attorno. Se, sotto il primo aspetto, il Pittore per caso 2012 è mancato (troppe poche tele, in un ambiente troppo poco animato ed un po’ decentrato), una piacevolissima sorpresa è stata la capacità di coinvolgere ed interessare mostrata dalle giovani band musicali che, nel corso dell’anno, frequentano il Centro d’aggregazione giovanile.

Bravi esecutori, buona qualità musicale e organizzativa, un bel segnale di un luogo dove molti ragazzi possono riunirsi e realizzare qualcosa dal risultato davvero ottimo, da proporre in simili situazioni di spettacolo. Da lì, e dalla collaborazione avuta in modo volontario da molti ragazzi, può ripartire la giovane assessore che, in una dichiarazione, ringrazia enti, associazioni e sponsor che hanno collaborato all’evento ma che – per la verità – nell’occasione è sembrata un po’ abbandonata a se stessa dall’amministrazione di cui fa parte: nessuna visita ufficiale del sindaco o dei colleghi di giunta (s’è visto solo l’assessore Celli) ed una generale idea di poco supporto, peraltro raccolta, nell’immediato post-evento, anche da altre testate locali.

Quel che c’è da chiedersi è se in Comune abbiano smesso di investire sul format di “Io pittore per caso” o se credano poco alle capacità della giovane componente di giunta.