Oltre il regolamento: la cronaca del consiglio di ieri sera a Tarquinia

In un consiglio in cui alla cronaca salta la discussione sul regolamento per gli impianti sportivi, con la presa di posizione di una parte della maggioranza che ha accolto le richieste dell’opposizione, trattati anche altri temi di rilievo (qui la diretta integrale). 

Bacciardi attacca su Scomparin, la replica di Sposetti

Discussa anche l’interrogazione presentata dall’opposizione in merito ad alcuni incarichi tecnici affidati a una società collegata al padre del consigliere Emanuele Scomparin.

A sollevare la questione è stato il consigliere Renato Bacciardi, che ha chiesto chiarimenti diretti e pubblici: “Da padre dico a Scomparin di non nascondersi dietro gli altri, ma di rispondere in prima persona. Non potete smentire i numeri delle assegnazioni a quella società.”

A prendere subito la parola è stato il sindaco Sposetti, che ha definito la vicenda “un atto amministrativo non in discussione, su cui non ravviso alcun conflitto di interessi. Si è agito nel rispetto dei criteri di trasparenza e rotazione.” Sposetti ha precisato: “In questo primo anno, come già scritto, sono stati dati incarichi a due società, cosa che non accadeva in passato. Si tratta di incarichi sotto soglia, che non rientrano negli obblighi di rotazione, e che sono stati disposti dagli uffici, non dal politico.”

“Dal punto di vista della legittimità – ha aggiunto – nulla da eccepire. E francamente non credo serva mettere alla gogna mediatica una persona per aver lavorato cercando di far risparmiare l’ente. È stato creato un beneficio, non un danno. Ritengo opportuno che Emanuele, colpito su carta stampata e blog con accuse gravi, possa dire la sua: è stato attaccato personalmente e ha sofferto per il fango lanciato troppo facilmente sulle persone.”

Scomparin: “Interrogazione strumentale, spettacolarizzazione indegna. Non accetto lezioni”

Il consigliere Emanuele Scomparin è quindi intervenuto direttamente, rivendicando la propria posizione: “Questa interrogazione è palesemente strumentale. Chi ha senso delle istituzioni fa prima un’interrogazione: voi no, preferite la spettacolarizzazione, colpendo famiglie e lavoratori.”

Ha voluto chiarire che “quei piani non li fa mio padre, ma un altro tecnico specializzato. E lo sapete bene. Ma per attaccare me, colpite altre persone, dei professionisti. Utilizzate termini impropri, chiamandomi delegate fate passare l’idea che io influenzi gli uffici, quando in realtà mancate di rispetto anche e soprattutto a chi in quegli uffici lavora.”

Poi una frecciata sulla comunicazione dell’opposizione: “La comunicazione stampa che avete fatto è stata disastrosa. Le interrogazioni le firmate, ma c’è il dubbio che le scriviate voi, e un dubbio ancora maggiore che le leggiate. Per esempio, dite che io sarei ‘delegato’ senza presentare alcun atto formale: questo dimostra superficialità.”

E ha proseguito: “Quando si fanno lezioni di morale ed etica, bisogna essere nella posizione di farle. Qui qualcosa non torna. Per rispetto di altri professionisti non faccio nomi, ma questo è l’elenco degli incarichi che voi negli anni scorsi avete dato: tredici consecutivi alla stessa azienda. Cinque sopra soglia. E poi venite a parlare di rotazione?”

Bacciardi: “Dai dei numeri che non conosciamo. Ma la trasparenza va mantenuta sempre”

La replica di Renato Bacciardi è stata immediata: “Scomparin, se hai dei nomi, falli. E se hai dei numeri, portali. Oggi dici cose che non conosco, e che non sono tenuti a conoscere. Ma con la trasparenza si aumenta il dialogo, non lo scontro.”

“Se oggi tocca a te – ha continuato – domani può capitare a me o a qualunque altro consigliere. Questo è l’invito che ti faccio: sei giovane, e ti auguro una lunga carriera politica. Ma anche 7.300 euro, che sono ‘niente’ secondo il comunicato del Comune, sono comunque soldi pubblici. E vanno spesi con oculatezza.”

Infine, un chiarimento sulle modalità con cui l’opposizione ha sollevato il tema: “Noi usiamo la stampa perché questi sono gli strumenti che abbiamo. E li usiamo nel rispetto dei ruoli istituzionali. Nessuno ha chiesto le tue dimissioni, ma tutti hanno diritto di parola e di replica. Giustamente.”

Scomparin: “Non faccio nomi per non trascinare nel fango chi lavora seriamente”

Nel suo ultimo intervento, Scomparin ha chiuso il confronto con una precisazione: “Non faccio nomi, primo perché sono contenuti in atti pubblici, secondo perché non voglio che professionisti seri finiscano nel fango della politichetta. Voi avete scelto questi mezzi per fare politica, e io rispondo nei limiti che mi impongo per rispetto degli altri.”

Mozione in difesa dell’ospedale, mancata l’unanimità

Discussa anche la mozione proposta dal comitato per l’ospedale di Tarquinia. Dopo una discussione sulle modalità di presentazione e sulla modifica di alcuni passaggi, la votazione non è passata all’unanimità per la sola contrarietà di Renato Bacciardi, che ha contestato il fatto che un comitato – per cui già era stato convocato un consiglio comunale aperto straordinario – possa dettare la linea è una mozione al consiglio comunale.