Polemica di Sant’Antonio, Catini replica a Blasi

Riceviamo e pubblichiamo

Manuel_CatiniBlasi vada a parlare di umiltà ad altri e non al sottoscritto. Le sue lezioni morali non interessano me tanto meno la cittadinanza. Noto con piacere che si sia svegliato dal lungo letargo ma se questo è il suo modo di fare il Presidente “qualcuno ci aiuti”.

Nessuna intenzione di trasformare una festa popolare in ring politico, non è mio costume, ma Blasi stia attento a non andare sopra le righe. Come tanti altri cittadini e rappresentanti del mondo equestre ho espresso il personale disappunto sullo slittamento della festa dal 17 al 24 gennaio. Capisco il dispiacere per essere stato messo a nudo dai rappresentanti del mondo equestre, i quali non si sono sentiti tutelati dall’Università Agraria ma non scarichi colpe e responsabilità sul sottoscritto perché colleziona l’ennesimo autogol in soli tre mesi da Presidente.

Personalmente ho costruito in questi anni ottimi rapporti con il parroco Don Augusto, persona capace, onesta e sempre al servizio della Città, per questo non consentirò che tentativi maldestri possano ostacolare certi tipi di rapporto. Ricordo a Blasi che l’ente fa parte del comitato organizzatore e quindi anch’essa ha stabilito la data dello svolgimento senza tener conto delle esigenze e delle richieste dei cavalieri partecipanti, ma probabilmente Blasi, alle prese con le difficoltà e i malumori della sua amministrazione, se ne è dimenticato.

Ribadisco a mio avviso che si sarebbe dovuto festeggiare con tanto di sfilata e benedizione degli animali domenica 17 gennaio, giorno in cui ricade il Santo e per una volta guardare gli interessi della propria Città senza dover pensare ai paesi limitrofi. Non cerchi capri espiatori nel sottoscritto, a manifestare il proprio disappunto sul mancato rispetto delle tradizioni sono stati in tanti e la dimostrazione sta proprio negli stati e nei commenti di protagonisti e semplici cittadini su quei social network che danno cosi fastidio a Blasi tanto da diventare per lui una vera e propria ossessione della sua impopolarità. Se  aveva voglia di intervenire ritagliandosi un momento di gloria giornalistica era preferibile farlo in risposta ai tanti che gli chiedevano informazioni sull’Associazione Ippica Tarquiniese senza simili cadute di stile.

Manuel Catini