Referendum del 17 aprile: il vicesindaco di Tarquinia Bacciardi invita a votare sì

trivelle(f.e.) Referendum abrogativo: anche il Vice Sindaco Renato Bacciardi si schiera a favore del sì. “Le trivellazioni comportano effetti negativi sull’ecosistema terra-mare, sulla tutela della biodiversità e della pesca, e sulla sicurezza del territorio. Il report dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca) mostra come tra il 2012 e il 2014 l’inquinamento dovuto all’attività dei 130 impianti attualmente funzionanti in Italia abbia superato i livelli stabiliti dalla legge. Noi abbiamo il dovere di non permettere che ciò accada di nuovo in futuro”.

Domenica, con il referendum No Triv promosso da 9 Regioni (Basilicata, Puglia, Marche, Calabria, Campania, Sardegna, Veneto, Liguria e Molise), i cittadini italiani maggiorenni in possesso di tessera elettorale saranno chiamati alle urne per dire SI o NO in materia di trivellazioni nei nostri mari e, più precisamente, per decidere o meno l’abrogazione del comma 17 dell’art. 6, relativo al DdL n. 152 del 3 aprile 2006 sulle normative ambientali. Bacciardi spiega anche come la tutela dei posti di lavoro avanzata dai fautori del no sia solo una scusa.

“Il referendum del 17 aprile non va a modificare la possibilità di compiere nuove trivellazioni oltre le 12 miglia, e nemmeno la possibilità di cercare e sfruttare nuovi giacimenti sulla terraferma. La vittoria del SI andrà a impedire lo sfruttamento degli impianti esistenti una volta scadute le concessioni”. Ed infine una chiosa sull’organizzazione del referendum. “Si poteva, in un’ottica di contenimento della spesa pubblica, accorpare questo referendum con le elezioni politico-amministrative che avranno luogo in diversi Comuni. Si sarebbe dato un forte segnale di una corretta amministrazione della spesa pubblica”.