Semi di Pace: il Meeting degli Aquiloni per promuovere il sostegno a distanza

Riceviamo e pubblichiamo

Si è concluso Domenica 11 Novembre presso la Cittadella di Semi di Pace International ONLUS, tra il fermento costruttivo dei partecipanti, il VI Meeting Internazionale del Servizio Aquiloni organizzato dall’Associazione con l’intento di valorizzare l’ambito del sostegno a distanza come progetto fondamentale di educazione allo sviluppo.

I Servizi Aquiloni, che in diverse parti del territorio nazionale e internazionale operano appunto come promotori del sostegno a distanza, hanno ribadito il loro rispettivo impegno affinché questa forma di solidarietà sia sempre più abbracciata come strumento per la realizzazione dei diritti umani nel mondo e per lo sviluppo di una informazione che contribuisca alla conoscenza e al rispetto delle realtà in difficoltà.

L’obiettivo futuro sarà quello di favorire ulteriormente la garanzia per i sostenitori che i progetti di sostegno a distanza diano ai beneficiari risposte efficaci e in linea con il contesto reale dell’intervento, incentivando la comunicazione con le comunità e la partecipazione ad esperienze sul campo.

Il Meeting che ha visto numerosi partecipanti provenire da Tarquinia, Roma, Viterbo, Canino, Vejano, Civitavecchia, Santa Marinella, Montalto di Castro, Latina  Tuscania, Piansano, Cupramontana, Mantova, Anacapri, Spagna-Barcellona e Innsbruck, è stata anche un’occasione per presentare lo stato di avanzamento dei progetti in Repubblica Democratica del Congo, in Messico e in Perù, nonché i relativi risultati che si intendono raggiungere nei prossimi mesi.

Un ampio spazio è stato riservato ai volontari che hanno partecipato alle recenti missioni e che hanno dunque esternato le proprie emozioni. In quel contesto è stato possibile ricordare che Semi di Pace International è promotrice di viaggi solidali nelle zone del mondo in cui sono attivi i progetti umanitari.

Un ringraziamento speciale va a Padre Paolo Maiello, Assistente Nazionale di Semi di Pace e Parroco di S. Gregorio VII a Roma, che ha aperto i lavori del Meeting trasmettendo alla platea dei presenti un edificante messaggio di solidarietà fraterna e al giornalista Giuseppe Carrisi che ha offerto un prezioso contributo sul fenomeno dello sfruttamento minorile e sulla violenza di genere in particolare riferimento al contesto africano, destando una riflessione approfondita sul tema dell’infanzia negata.