I serissimi retroscena della finale

Che c’è di meglio, per tenere a bada la tensione e l’adrenalina pre-finale, di sdrammatizzare e buttarla sul gioco e sullo sfottò?

Iniziamo dal Toto’s, e dal segreto che, dopo anni, lo ha finalmente condotto in finale. C’è chi dice sia merito dei nuovi acquisti – Cascianelli in primis –, chi della scaramanzia che ha spinto Gabriele a disertare – e quindi perdere – il famigerato Go Event. La realtà, però, è tutt’altra, e la sveliamo noi in anteprima. Dopo anni di gestione tecnica discutibile, di cambi sbagliati ed impauriti, di paura di vincere, finalmente Toto’s s’é affidato, in panchina, alla persona giusta. Il premio di miglior tecnico del Memorial 2011 va, per plebiscito, a Ginevra Rosati!

Problemi in panchina, invece, per il Ditirambo-Piazza Mercato: pare che le Forze dell’ordine, infatti, mediante una ripresa satellitare, abbiano individuato un agglomerato urbano abusivo. In realtà, si tratta di null’altro che dell’esiguo numero di dirigenti sulla panchina biancorossoblu, ma nonostante le spiegazioni del presidente Zacchini non si è riuscito, per ora, a far rimuovere l’ordinanza di sgombero. Noie anche per Fabio Perugini: notata la sua dinamicità durante il torneo, l’Agenzia del Territorio lo ha scambiato per un immobile ed ha chiesto alla dirigenza della squadra il pagamento dell’ICI.

Derby tra fratelli nella finale tra Toto’s e Ditirambo: i due Ercolani l’uno contro l’altro alla caccia del titolo ed in pole position anche per la nomina a miglior portiere. Visto il rendimento della famiglia in termini di parate, pare che almeno due o tre squadre abbiano già contattato, per il prossimo anno, anche la terza sorella, Roberta!

Tra le mille sorprese del Memorial, anche la straordinaria capacità del torneo di indirizzare i protagonisti verso nuove carriere professionali. Dopo aver diretto qualche partita, infatti, alcuni arbitri hanno deciso di dedicarsi a carriere più tranquille: uno dei direttori di gara avrebbe, infatti, confessato di volersi impegnare, d’ora in poi, come domatore di tigri in un circo; un altro sarebbe addirittura già stato assunto come collaudatore di bombe a mano.

Dopo tutte queste cavolate, un paio di riflessioni serie: un saluto ed un omaggio ad alcuni giocatori che in questo Memorial, dopo anni, hanno lasciato il campo, alcuni dei quali facendo il breve tragitto sino alla panchina. Così, al volo – e senza pretese di completezza – mi vengono in mente i nomi di Gino Benedetti, Marco Bellucci e Alberto Cerrotto: segnalatecene altri, se volete. Così come sarebbe carino fare una lista di tutti quelli – e sono parecchi – che hanno giocato tutte le edizioni del torneo di Fabrizio.

Infine, un grande in bocca al lupo, di nuovo, a Fabio Moscetti, che proprio stamani dovrebbe togliere il gesso messo dopo l’operazione e proseguire il recupero dal suo brutto infortunio, ed a Simone Serranti, che a quanto ci riferiscono dovrebbe avere una frattura al braccio. Due grandi protagonisti del Memorial ai quali vanno gli auguri di pronta guarigione.