Tarquinia, al ciclo di conferenze “Tra terra e mare” le recenti ricerche al Gran Carro di Bolsena

Riceviamo e pubblichiamo

I risultati delle recenti ricerche nel sito archeologico del Gran Carro, sulle rive del lago di Bolsena. Sarà questo il tema dell’incontro con l’archeologa subacquea del Ministero della Cultura (MIC) Barbara Barbaro, in programma il 26 luglio, alle 21,30, al parco Palombini, al civico 25 di via della Ripa, nel centro storico di Tarquinia, per il ciclo di conferenze a ingresso libero dedicate all’archeologia subacquea “Tra terra e mare” promosso dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con l’Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”.

“Nell’incontro dal titolo “Uomini e dei sotto le acque: le recenti ricerche al Gran Carro di Bolsena” – afferma Barbara Barbaro -, presenterò quanto emerso dalle indagini condotte nell’insediamento del Gran Carro di Bolsena. Lo scorso anno, a seguito di ricognizioni subacquee condotte da me e da Egidio Severi, per il Servizio di Archeologia Subacquea della Soprintendenza, in collaborazione con il Centro Ricerche Archeologia Subacquea (CRAS Aps), è stato identificato nel lago un luogo di culto riconoscibile in un enorme tumulo ricoperto di pietrame, localmente chiamato Aiola, sulla cui parte superiore si svolgevano i riti e si seppellivano oggetti. Il contesto è in stretta relazione con il villaggio palafitticolo adiacente risalente al X-IX secolo avanti Cristo (prima età del Ferro) e ancora perfettamente conservato”.

Responsabile del Servizio di Archeologia Subacquea della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, Barbara Barbaro dirige lo scavo sommerso dell’insediamento protostorico del Gran Carro di Bolsena, oltre ad occuparsi della tutela dei beni archeologici e subacquei nel territorio di competenza. Laureata in protostoria europea all’Università La Sapienza di Roma è dottoressa di ricerca in preistoria. Ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche ed è autrice della monografia “Insediamenti, aree funerarie ed entità territoriali in Etruria meridionale nel Bronzo Finale – Grandi Contesti e problemi della protostoria italiana”, a cura di Renato Peroni (Firenze 2010).