Tarquinia, arsenico nell’acqua. Mencarini: “Non mi tirerò mai indietro quando è in ballo la salute dei miei cittadini”

La questione arsenico nelle acque torna alla ribalta delle cronache a Tarquinia. E dopo l’emissione dell’ordinanza di non potabilità nelle zone Pantano, Farnesiana, Montericcio, Pian di Spille, Spinicci e Darsena, il sindaco Pietro Mencarini, in una nota, prende posizione e chiarisce alcuni aspetti.

“Ho firmato quell’ordinanza – spiega Mencarini – perché è un atto dovuto previsto da normativa vigente. In qualità di Sindaco e responsabile della salute pubblica, devo tutelare i miei cittadini, quando i valori di arsenico superano i parametri stabiliti per legge. Occorre però fare alcune considerazioni, necessarie, a dimostrazione di come questa amministrazione ponga attenzione ai suoi cittadini, assumendosi tutte le responsabilità. I desearsinificatori sono stati istallati e gestiti per un periodo dal Comune e poi passati sotto Talete, come tutta la gestione delle acque, compresa la depurazione. Questo obbligo ci è stato imposto da legge nazionale e Tarquinia ha dovuto ottemperare. Fino a quando era il Comune stesso a prendersi in carico dell’acqua e di tutti i suoi processi, compresi i desearsinificatori, i controlli erano continui e costanti. Devo dire che la situazione è notevolmente peggiorata sotto la gestione di Talete”.

“Faccio presente – continua Mencarini – che ho già inviato una lettera alla Talete ,alla ASL di Viterbo, alla’A.T.O. 1, al Consorzio Medio Tirreno e per conoscenza al Prefetto di Viterbo, nella quale chiedo, senza giri di parole, di intervenire immediatamente, ognuno per propria competenza, riservandomi di agire nelle sedi opportune per far valere i diritti della nostra Città. Assicuro la cittadinanza che, se solo questa amministrazione avesse i poteri normativi di intervenire direttamente sui desearsinificatori e su tutta la gestione idrica, l’avrebbe fatto senza nessuna remora. Purtroppo, questo, con il passaggio a Talete, non è permesso, ma non mi tirerò mai indietro quando è in ballo la salute dei miei cittadini, usando tutti gli strumenti che la legge mi consente”.

“Le mie pressioni saranno costanti, affinché Talete intervenga immediatamente – conclude il sindaco – così da far rientrare i valori di arsenico all’interno dei parametri prestabiliti. Appena avrò notizie in merito, informerò immediatamente la cittadinanza ad analisi avvenute e, se tutti valori saranno rientrati nella norma, immediatamente provvederò alla revoca dell’ordinanza di non potabilità”.