Tarquinia, Celli sulla commissione per San Giorgio: “L’amministrazione è inadeguata e scarica le colpe sui dipendenti”

Riceviamo e pubblichiamo

Sandro CelliOrmai non gli basta più dare sempre e comunque la responsabilità a chi li ha preceduti per giustificare la loro inadeguatezza, ora la scaricano anche sui dipendenti. Così è stato anche nell’ultima commissione dedicata alla complessa e spinosa questione di San Giorgio.

Prima, hanno arrogantemente rigettato la nostra richiesta di rinvio della commissione di 3/4 giorni per avere la presenza di uno dei due responsabili dell’urbanistica, entrambi in ferie, ai quali poter chiedere spiegazioni in merito ai loro pareri in netto contrasto con la linea indicata dalla giunta con la delibera n 13/2018. Poi, il colpo di genio. Per dimostrare che l’ufficio era comunque presente, 20 minuti prima dell’inizio hanno precettato una dipendente in servizio, che tra l’altro da anni si occupa di tutt’altro e non ha certo mai sostituito il responsabile. Come dire che se manca il chirurgo facciamo operare il caposala purché sia dello stesso reparto.

Infatti, alla nostra richiesta di far relazionare, come doveroso, l’ufficio e non il “consulente personale del presidente”, la povera dipendente non poteva che rispondere di non sapere di cosa si stava parlando. È stata subito ripresa in modo deciso dal segretario comunale che gli spiegava perché non poteva dire di non sapere visto che gli altri erano in ferie e un responsabile doveva comunque esserci. Caro segretario forse era più logico chiedere al vero responsabile se il servizio fosse realmente coperto prima di firmargli le ferie, oppure richiamare dalle ferie uno dei due piuttosto che prendersela con chi non ha colpe ed è stata chiamata solo per fare la vittima sacrificale.

Moscherini come al solito si è scagliato contro i dipendenti in generale e quella presente in particolare. Grave ma significativo il silenzio del presidente di commissione e di altri membri della maggioranza. Le ripeto, caro Moscherini, che i nostri dipendenti, forse a differenza di quelli incontrati nella sua esperienza da amministratore, non temono confronti dal punto di vista della professionalità, della competenza e dell’onestà. Possono sbagliare e si può non essere d’accordo con loro, come successo anche a me, ma un dipendente non si giudica certo dal numero delle volte che ci dice comunque si.

Per il resto, a parte la incomprensibile sorpresa del presidente per la nostra presenza, come già tutto preparato e deciso da settimane, hanno votato esattamente come da tempo annunciato da Moscherini e cioè a favore dell’attuazione della delibera 13/2018 e per la convocazione del consiglio comunale prima del 15 settembre con il quale dare definitivamente il via all’applicazione della legge regionale 28/80. Noi non abbiamo partecipato alla votazione perché in assenza dell’ufficio è mancato il contradditorio assolutamente fondamentale per formarsi quel convincimento necessario a decidere in piena scienza e coscienza la linea politica più giusta e coerente. Infatti se pur va ricercata, nell’ambito delle possibilità normative, una soluzione il meno impattante possibile per l’edilizia spontanea che si è sviluppata in questi anni, non si può però pensare solo a risolvere il problema degli abusi, ma va garantito anche chi gli abusi non li ha mai fatti e perseguito l’obiettivo unico di risolvere la questione di San Giorgio intesa come possibilità di dare anche e soprattutto a questo comprensorio uno sviluppo capace di essere utile a tutta la collettività come opportunità sociale ed economica.