Tarquinia, ieri l’assemblea d’istituto del Cardarelli sui temi della violenza di genere

Riceviamo e pubblichiamo

Si è ieri mattina, 24 Novembre, l’Assemblea d’Istituto delle scuole superiori dell’IIS Cardarelli e dell’Istituto San Benedetto presso il Cinema Etrusco per discutere di un tema così tristemente attuale quale “la violenza di genere”. Erano presenti al dibattito l’assessore alla cultura Martina Tosoni e i consiglieri comunali Stefania Ziccardi, Marica Cerasa e Maurizio Perinu.

Ha aperto il dibattito il consigliere incaricato alle Pari Opportunità Marica Cerasa, presentando la proiezione di un cortometraggio rivolto alla riflessione di come tante frasi stereotipate sulla violenza di genere possano condizionare la nostra vita e le nostre scelte. Prezioso il commento della dott.ssa Simona Fiorucci, che ha messo in luce come le persone siano spesso valutate in base al genere di appartenenza che la società gli cuce addosso e non per individuali meriti. “I pensieri generano azioni” è la frase chiave del video e un invito ai ragazzi nel decidere autonomamente chi vogliono essere e non chi debbano essere. “La linea è sottile e alquanto pericolosa, perché la disparità tra uomo e donna all’interno della coppia nasce da questo concetto e può facilmente sfociare in violenza” ribadisce la psicologa.

A seguire, l’intervento del dottor Nicola Morra che si è cimentato nel far comprendere ai ragazzi la vera definizione di VIOLENZA come discriminazione e violazione dei diritti umani ed il lavoro che i centri di ascolto si propongono di fare nelle presa in carico della vittima, con l’obiettivo di ricostruire l’autonomia della donna portandola ad operare la scelta di uscire dalla violenza a cui quotidianamente è sottoposta. Il dott. Fabio Zampaglione, Dirigente della Polizia di Stato di Tarquinia, ha poi illustrato come la normativa sulla violenza di genere e sullo stalking ha dato l’opportunità di sviscerare, per mezzo di una serie di procedimenti, tante situazioni di criticità; fondamentali i sensori sul territorio, tramite i contatti con le strutture come i centri di accoglienza così come le scuole, dove gli insegnanti possono rapportarsi con gli alunni e riscontrare delle anomalie riconducibili a situazioni familiari difficili. “Da non sottovalutare l’attività persecutoria e vessatoria virtuale che coinvolge voi ragazzi” – si è raccomandato il Comandante della Polizia; “il fenomeno dell’AMORE MALATO sembra essersi diffuso in modo preponderante tra i ragazzi in giovane età”.

Il luogotenente Stefano Girelli, Comandante della stazione dei Carabinieri di Tarquinia, ha concluso l’incontro spiegando l’iter da percorrere per identificare segnali di violenza domestica. “L’onere delle forze dell’ordine è carpire una situazione di disagio, capire che all’interno di un nucleo familiare si sta sviluppando qualcosa di diverso da un semplice litigio tra coniugi e fondamentale è la collaborazione tra le forze dell’Ordine ed i servizi sanitari. Lo scopo del carnefice – continua il Comandante dei Carabinieri – è annullare la volontà della persona sulla quale si vuole esercitare il predominio, per cui diviene estremamente difficile comunicare con la vittima che minimizza l’accaduto di fronte all’autore del reato che spesso risulta essere il coniuge ”.

Unanime è stato l’invito da parte dei partecipanti all’incontro nel lavorare sulla prevenzione. La violenza di genere non conosce distinzione d’ età, religione, etnia, cultura, ceto sociale così come i luoghi in cui è esercitata; è importante un atto di coraggio nel combattere questo fenomeno, da parte delle donne abusate nel denunciare, delle persone vicine nel parlare, nell’uomo nel contrastare e nelle nuove generazioni nel voler cambiare. Uno speciale ringraziamento da parte degli organizzatori va a Gabriele Conti che ha realizzato il logo ‘STOP: questo non è amore’ identificativo della manifestazione che si sta svolgendo in queste due giornate.