Tarquinia, la biblioteca comunale acquista preziosi volumi di Vincenzo Cardarelli

Grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione Lazio in base alla Legge 24/2019, la Biblioteca Comunale “Vincenzo Cardarelli” ha ampliato il proprio patrimonio librario per quanto riguarda la letteratura e la critica dedicata al poeta tarquiniese a cui la stessa biblioteca è intitolata. Lo annuncia sui propri social il Comune di Tarquinia, che spiega come si sia “voluto implementare la parte di libri di antiquariato, rivolgendosi ad una libreria specializzata che tratta libri antichi ed introvabili”.

Tra i testi di maggior pregio si segnala un’edizione numerata di “Parole all’orecchio” del 1929 con dedica a Rodolfo De Mattei a firma di Vincenzo Cardarelli, che presenta perfino una correzione di suo pugno alla prefazione.
Da citare anche un’edizione numerata del 1929 de “Il sole a picco” con 22 disegni di Giorgio Morandi, un testo di critica tedesca che dedica alcune pagine a Cardarelli, mentre oltre 90 pagine sono quelle che gli dedica Aldo Capasso nel suo “Ricerche di ‘Aura’ poeatica” del 1937. Inoltre, una raccolta di alcuni numeri del 1921 de “La Ronda”, la rivista letteraria alla quale collaborò anche Vincenzo Cardarelli, intitolata “Il testamento letterario di Giacomo Leopardi”, in cui alcuni pensieri dello Zibaldone sono scelti, annotati e ordinati in VI capitoli dai redattori della rivista.

Forse il volume più curioso è quello di Titta Marini, altro illustre poeta cittadino, dal titolo “Case grasse” presentato da Cardarelli. Il libro fu stampato dalla Tipografia Etrusca di Tarquinia nel 1957. In realtà avrebbe dovuto intitolarsi “Cose grosse”, come recita un foglietto di “Errata Corrige straordinaria” letteralmente incollato in fondo al libro “all’ultimo momento… non potendo più passar sopra ai più grossolani refusi ed affini” e che, a proposito dell’errore nel titolo, aggiunge “Nuovamente venia!”.

Un altro foglietto, allegato all’inizio del libro, a firma di tale Vincenzo Polotti avvisa il Gent. Sig. Luigi e Signora, di “essere riuscito a prendere dal poeta tarquiniese il libricino da lui corretto senza attendere che facesse la nuova pubblicazione”. Infatti, i testi delle poesie presentano correzioni di parole, strofe ed addirittura intere rivisitazioni operate dall’autore.

Con lo stesso finanziamento si è provveduto ad acquistare, venendo incontro ai preziosi suggerimenti dei lettori della biblioteca, titoli di ultima uscita sia per adulti che per bambini e ragazzi.

Un’altra attività portata avanti è stato il restauro di alcuni libri rari del fondo ereditato dall’ex Convento degli Agostiniani di San Marco, tra cui il volume “Dominicase precationis” di autore sconosciuto del 1540.

Poco tempo fa, grazie ad un finanziamento del Mibact, a cui ha partecipato il Comune con una propria quota, anche la sezione di Etruscologia ha avuto un ampliamento, con l’acquisto di volumi che raccolgono gli ultimi sviluppi della ricerca e degli studi in questo settore tanto legato al nostro territorio. L’attività della biblioteca comunale dunque prosegue senza sosta, nonostante le chiusure determinate dall’epidemia covid-19, nella speranza di tornare presto ad accogliere all’interno delle proprie stanze gli utenti e gli studenti di tutte le età e di svolgere al suo interno le tante attività di cui era promotrice.