Tarquinia nel cuore: raccolti in spiaggia 4.500 dischetti di plastica

Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di conteggi per “Tarquinia nel cuore”: nell’ambito dell’iniziativa #cacciaaldischetto, promossa dal progetto europeo Clean Sea Life per rimuovere dalle spiagge i dischetti di plastica arenati sulle coste del centro Italia e capire l’entità dello sversamento di tali oggetti, sono stati raccolti ben 4.500 dischetti di plastica.

Le iniziative di raccolta sono state le seguenti: il 19 marzo presso la spiaggia della Foce di Ponente sono stati raccolti 243 filtrini; il 23 marzo presso la spiaggia della foce del fiume Marta se ne sono raccolti 422; presso la spiaggia di San Giorgio il 24 ed il 25 marzo 2.097; il 26 marzo presso la spiaggia tra gli stabilimenti Tibidabo e Galeone di Tarquinia Lido 506 filtrini; il 27 marzo a Spinicci 566; il 28 marzo alle Saline, tra la Foce di Ponente e quella di Levante alle Saline, 322; il 5 aprile tra Sant’Agostino e La Frasca 344.

Un totale quindi di 4.500 filtrini, ma non solo: oltre a questi é stata rimossa anche una ingente quantità di rifiuti di vario tipo, ed in alcune zone sono state effettuate segnalazioni alla ditta competente allo smaltimento, che come di consueto si é subito messa a disposizione con efficienza.

A seguito di ogni raccolta, i dischetti sono stati contati e segnalati a Clean Sea Life, che si sta occupando del problema su scala nazionale. Clean Sea Life è una realtà che nasce da un progetto Europeo volto alla salvaguardia dell’ambiente e del mare, e da subito si è impegnata a seguire la vicenda di questi dischetti spiaggiati in Campania, Lazio e Toscana.

A Tarquinia la notizia dei dischetti si é diffusa grazie all’intervento dei giornalisti de lextra.news, ed a seguito di ciò sono iniziate alcune iniziative, come quelle del nostro gruppo Tarquinia nel Cuore e quelle promosse da altri soggetti, tra cui Stefano Bondesan. La provenienza dei dischetti é stata resa nota il 22 marzo: si trattava dei piccoli filtrini utilizzati in un impianto di depurazione delle acque reflue a ridosso del fiume Sele, in Campania. Ora si attende una seconda ondata di dischetti pronti ad invadere le nostre coste, perché, dagli studi effettuati, sembra che una gran quantitá di essi sia ancora in alto mare.

Come tarquiniesi non dobbiamo dunque abbassare la guardia, e “sfruttare” questa emergenza per dare piú attenzione alle nostre spiagge, ai problemi ambientali ed all’inquinamento. L’invito per tutti é quello di lanciarsi nella #caccialdischetto! Dimostriamo quanto detto da Clean Sea Life: i cacciatori tarquiniesi hanno il mare nel cuore!

Alessio Gambetti
Gruppo Tarquinia Nel Cuore