Tarquinia si candida a Capitale Italiana della Cultura 2028: la nota del PCI

Riceviamo dal Segretario locale PCI, Nicolò Parrino, e pubblichiamo

Il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, ha annunciato che la città si candida a diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2028.

Quest’amministrazione sta cercando di lavorare per portare Tarquinia dove merita, bravi, Tarquinia lo merita. Ora spetta ai Tarquiniesi custodirla e rispettarla e collaborare con l’amministrazione comunale, con a capo il Sindaco, per organizzare momenti di attrazione e valorizzazione della città e dell’intero territorio. Non so più che aggettivi POSITIVI trovare a questa nuova amministrazione per il suo inizio.

Sì, è vero che anche questa amministrazione, come ogni amministrazione, può avere delle pecche o delle mancanze. Nessuna amministrazione è perfetta e ci possono sempre essere aree in cui si può migliorare.

Sì, è importante che la giunta ascolti anche le persone che si lamentano. Anche se può essere difficile gestire le lamentele, queste possono fornire preziose informazioni sulle aree che necessitano di miglioramento. Ascoltare le lamentele può aiutare la giunta a capire le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini, consentendo loro di prendere decisioni più informate e di affrontare i problemi in modo più efficace. Inoltre, dimostrare di ascoltare le lamentele può migliorare la fiducia dei cittadini nell’amministrazione locale. 

Alcuni cittadini di Tarquinia si lamentano giustamente, è l’obbligo di ogni singolo consigliere ascoltare e cercare di risolvere il problema che si è creato. Le ragioni possono essere diverse, ma spesso si tratta di insoddisfazione riguardo a servizi pubblici, viabilità, rumore o altre problematiche legate alla vita quotidiana. È fondamentale che cittadini e amministrazione comunale collaborino insieme per il bene della comunità. Questa collaborazione, spesso realizzata attraverso i Patti di collaborazione, permette di affrontare insieme le sfide e migliorare la qualità della vita nel territorio, coinvolgendo attivamente i cittadini nella cura e nella gestione dei beni comuni.