Tarquinia, sospesa l’attività scolastica al piano superiore del padiglione Nardi: alcune classi si sposteranno alla Dasti

“I solai del primo piano del padiglione Nardi risultano necessitare di interventi di ripristino della loro capacità portante, suggerendo di tenere sgombri i locali del primo piano, sì da consentire l’utilizzo in sicurezza dei locali posti a piano terra”: con queste parole l’ordinanza commissariale pubblicata poco fa sul sito internet del Comune di Tarquinia dispone la “chiusura temporanea dal 27.11 p.v. dei soli locali posti al primo piano del padiglione Nardi fino al ripristino della capacità portante del solaio del medesimo primo piano”.

Sospesa, quindi, l’attività didattica al piano superiore del padiglione: le classi già da domani saranno spostate al piano inferiore al posto delle quinte a modulo che, invece, potranno continuare a svolgere la normale didattica all’interno delle aule messe a disposizione dalla scuola media Luigi Dasti.

Una soluzione di redistribuzione trovata dalla dirigente Dilva Boem che serve a tamponare la situazione venuta a crearsi nelle ultime ore. Già da oggi i banchi sono stati fatti traslocare presso il nuovo complesso. La dirigente scolastica in mattinata aveva convocato sia i genitori delle classi quinte che gli insegnanti spiegando come almeno sino a Natale la didattica per i loro ragazzi sarebbe stata trasferita alla scuola Dasti dove in questo primi giorni verranno messi a punto tutti i dettagli anche per quanto riguarda il discorso mensa.

Proprio riguardo a questo aspetto, come da ordinanza prefettizia, i ragazzi continueranno a mangiare presso il refettorio ubicato al convento delle Suore Passioniste, “garantendo alle classi destinate al Plesso Dasti la normale fruizione del servizio mensa anche ricorrendo al supplemento del servizio di trasporto scolastico, fino a nuova programmazione”.

La scuola ed in particolare la dirigente scolastica dunque hanno lavorato per risolvere il problema ma restano aperti alcuni interrogativi, in particolare per capire se il problema potesse essere affrontato in precedenza e non nell’emergenza, con la scuola in corso. Ma ora non resta che attendere l’esito ufficiale delle verifiche per capire il reale stato del solaio o comprendere se ci siano altre criticità, come per esempio il tetto.