#Tarquinia2019, Caria (PCI) sull’inaugurazione della sede della Lega a Tarquinia

Riceviamo e pubblichiamo

Tutto secondo copione. All’inaugurazione della sede della Lega (non più “Nord”, ma sempre col guerriero di Giussano in bella vista) a Tarquinia. In parecchi hanno dato il benvenuto al Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, che ha tagliato il tradizionale nastro. Un’inaugurazione in pompa magna che ha visto la quasi ufficializzazione di Alessandro Giulivi a candidato sindaco “lumbard/etrusco” per le prossime elezioni comunali, dopo le dimissioni per motivi di salute dell’ex Sindaco Mencarini.

Giulivi è stato presentato dal coordinatore leghista del Lazio, il Senatore Umberto Fusco, con tanto di cravatta verde-padano di ordinanza e tra il pubblico erano presenti diversi esponenti e consiglieri della passata amministrazione, guidati dalla Ex Vice Sindaca, ma pure Giorgio Moscherini, che uscì sconfitto al ballottaggio proprio da Mencarini. “Se sono qui ci sarà un motivo” ha dichiarato Giulivi, ex Forza Italia ed ora leghista. A voler essere maligni si potrebbe pensare che lui, come altri esponenti della destra locale (visti anche i non esaltanti ultimi risultati elettorali di Forza Italia), vogliano salire sul carro di quello che da tutti viene segnalato come il vincitore del futuro, ma si sa… a pensar male si fa peccato.

Tanta acqua è passata sotto i ponti e sopra la porta della nuova sede campeggiava una bandiera tricolore italiana. Proprio quella con la quale un famoso predecessore di Salvini aveva più volte dichiarato di volersi pulire le terga ed oggi non sono più i romani ed i meridionali ad essere i nemici giurati del furore leghista. Più conveniente prendersela con gli stranieri e gli immigrati, che nella maggior parte dei casi (al contrario di romani e meridionali), non votano.

Il mondo cambia e come recitava un vecchio adagio, solo gli imbecilli non cambiano mai idea. Purtroppo in Italia di questo concetto sembra però che se ne abusi parecchio. In fondo siamo nella patria del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa che già tanti anni fa, spiegava “Cambiare tutto perché nulla cambi”. Oh…e poi, a ben guardare, Tarquinia si trova a quasi 100 Km a NORD di Roma. C’è sempre un meridionale di qualcun altro.

Partito Comunista Italiano – Sezione di Tarquinia
Luigi Caria