Tirrenica: Il Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia arriva in Consiglio Regionale del Lazio

Riceviamo e pubblichiamo

10006699_733093230068587_995560659_oLa Tirrenica e l’inadeguatezza delle complanari diventa un argomento di dibattito anche per la Regione Lazio che riceve il Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia.

La consigliera regionale del Lazio, Cristiana Avenali, ha ricevuto ieri una nutrita delegazione del Comitato, che documenti alla mano, ha ricostruito la storia dell’autostrada Tirrenica, rappresentando la triste realtà dei fatti che vedono il progetto SAT come irrazionale e dannoso per la comunità locale e per gli utenti della SS Aurelia, che giorno dopo giorno, assistono impotenti alla negazione del loro diritto alla mobilità.

Mancano le complanari per la viabilità alternativa, quella esistente è insufficiente e inadeguata al traffico dei mezzi agricoli, e pesanti a cui sarà sottoposta, considerando che i trattori hanno un larghezza media di 2.50 Mt, e la SAT ha intenzione di realizzare alcuni tratti di complanari di 4.00 Mt di larghezza, invece di 7.00 Mt.

La consigliera Avenali, ha recepito le istanze dei cittadini di Tarquinia, che nei prossimi giorni invieranno alla sua attenzione le osservazioni al progetto di variante del Lotto 6B, pubblicato il 10 Febbraio da SAT. Al termine dell’incontro il Comitato per il Diritto alla Mobilità ha invitato la Consigliera a partecipare al Flash Mob, davanti all’ entrata del Consiglio Regionale con la riproduzione del “ponte che non c’è” sul Fiume Mignone, lo stesso protagonista della Manifestazione del 1 Marzo sulla SS Aurelia.

Che la mancanza di una viabilità alternativa sia un’emergenza, è stato dimostrato oggi stesso, quando i lavori della SAT hanno bloccato il flusso di traffico sulla SS Aurelia e sulla strada litoranea, provocando oltre 3 km di coda.

Di questa situazione, è stata immediatamente avvertita la Prefettura di Viterbo, che ha riaperto il traffico, scongiurando ulteriori disagi agli utenti della SS Aurelia, che nel caso avessero avuto bisogno di un’ambulanza, questa non avrebbe trovato il modo di arrivare in tempo.

Davanti a questo ennesimo atto di prepotenza e mancanza di rispetto per i cittadini, ci chiediamo, dove sia la sicurezza e i controlli che dovrebbero esserci sui lavori della SAT, che ogni giorno di più, nega ai residenti e a tutti i cittadini uno dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana, il Diritto alla Mobilità.

Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia